Coibentazione facciate: come si realizza e a cosa prestare attenzione

coibentazione facciate eseguita da CoibentareCasa.it, con furgone in vista

Introduzione

Nel panorama dell’edilizia moderna, la coibentazione delle facciate riveste un ruolo chiave se si vuole garantire comfort abitativo e sostenibilità energetica all’edificio nel quale abitiamo.

La facciata di un edificio non rappresenta soltanto la “carta d’identità” estetica dell’abitazione, ma anche lo scudo che lo protegge dalle intemperie e dalle perdite di calore.

Optare per un sistema di isolamento adeguato della facciata di casa (attualmente il cappotto termico risulta essere uno degli interventi più richiesti ed effettuati), consente di:

Attraverso la coibentazione delle facciate, si va a creare un involucro protettivo attorno all’edificio che mantiene costante il microclima interno, a tutto vantaggio del benessere di chi vive e lavora al suo interno.

Come abbiamo appena anticipato, l’isolamento della facciata viene solitamente effettuato con la posa di un cappotto termico. Andiamo ad approfondire di più questo argomento.

A cosa serve il cappotto termico di una facciata?

cappotto termico per isolare parete faccia a vista

Il cappotto termico funziona come un mantello protettivo che “avvolge” l’edificio, minimizzando i fenomeni di dispersione termica durante i mesi freddi e impedendo all’eccessivo calore estivo di penetrare all’interno dell’edificio.

Il cappotto termico installato su una facciata, viene solitamente realizzato con materiali ad alta efficienza isolante, come polistirene espanso, lana di roccia o fibra di legno, e ricoperto da un rivestimento finale che ne garantisce la durabilità e ne valorizza l’estetica.

Così facendo, il cappotto termico contribuisce al miglioramento del comfort abitativo:

  • stabilizzando la temperatura interna, eliminando gli sbalzi termici e la formazione di ponti termici, problematiche comuni in edifici meno moderni o con isolamento insufficiente;
  • portando un beneficio anche a livello acustico, in quanto il materiale isolante aiuta a ridurre la trasmissione dei suoni esterni, creando un ambiente più tranquillo e silenzioso.

Quali materiali isolanti si usano per la coibentazione delle facciate?

Nel campo della coibentazione delle facciate, la scelta del materiale isolante è fondamentale per garantire l’efficacia dell’intervento e il comfort degli ambienti interni.

Teniamo sempre presente che la scelta del materiale dipenderà da vari parametri:

  • specifiche esigenze del progetto;
  • prestazioni termiche desiderate;
  • posizione geografica dell’edificio;
  • clima locale.

Tra le opzioni più adottate per la coibentazione delle facciate, troviamo il polistirene espanso (EPS), noto per il suo ottimo rapporto qualità-prezzo e per le sue proprietà isolanti.

Questo materiale, leggero e facile da installare, rappresenta una scelta diffusa per la realizzazione di cappotti termici, grazie alla sua resistenza all’umidità e alla sua capacità di ridurre i ponti termici.

Altra alternativa è il polistirene estruso (XPS), che si differenzia per una densità maggiore e per un’ancora maggiore resistenza all’acqua. Questo materiale è particolarmente indicato in zone esposte a forti sollecitazioni meccaniche o a contatto con il terreno.

Per chi ricerca soluzioni eco-compatibili, la lana di roccia rappresenta una scelta ideale, poiché combina l’isolamento termico con un’eccellente protezione acustica e una resistenza al fuoco ineguagliabile. Questo materiale naturale, infatti, è in grado di resistere a temperature molto elevate, contribuendo alla sicurezza dell’edificio in caso di incendio.

La fibra di legno è un altro materiale ecologico utilizzato per la coibentazione delle facciate.

Con le sue proprietà di regolazione dell’umidità, offre un comfort abitativo notevole e contribuisce alla creazione di un clima interno salubre, oltre a garantire un buon isolamento termico e acustico.

Infine, non dimentichiamoci dei pannelli in poliuretano espanso, che si distinguono per la loro elevata efficienza isolante e per il ridotto spessore, rendendoli adatti per interventi dove lo spazio è limitato.

Come viene realizzato il cappotto termico di una facciata e che spessore deve avere?

prezzi coibentazione costo cappotto termico esterno

La realizzazione pratica di un cappotto termico inizia con una valutazione accurata della facciata da isolare.

Il processo può variare a seconda delle specificità dell’edificio e dei materiali utilizzati, ma generalmente segue alcuni passaggi fondamentali.

Inizialmente, si procede con il fissaggio di pannelli isolanti alla parete esterna, che possono essere ancorati meccanicamente o incollati con specifici adesivi. Questi pannelli devono essere posati con grande cura, per evitare discontinuità che potrebbero compromettere l’efficienza dell’isolamento.

Successivamente, viene applicato uno strato di rasatura armata con rete in fibra di vetro per proteggere l’isolamento meccanico e preparare la superficie per la finitura.

Infine, si applica il rivestimento finale, che può variare da intonaci a vernici, a seconda delle esigenze estetiche e funzionali.

Lo spessore del cappotto termico dipende dal materiale isolante utilizzato e dalle prestazioni termiche che si desiderano ottenere. In linea di massima, lo spessore può variare da circa 5 cm fino a 20 cm o più.

Le normative italiane, in base alla zona climatica e al tipo di edificio, forniscono indicazioni precise sugli spessori minimi da adottare.

In generale, un buon cappotto termico dovrebbe garantire un valore di trasmittanza termica (U) conforme alle esigenze del decreto legislativo 192/2005 e s.m.i., che recepisce la direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici.

Casi di facciate crollate negli ultimi mesi: cosa c’è sotto?

Negli ultimi mesi si sono riscontrati spiacevoli episodi riguardanti facciate precedentemente coibentate con il cappotto termico, l’ultimo di questi segnalato in Provincia di Pisa, dove si è segnalato un crollo della facciata stessa.

Ovviamente, questo non vuol dire che il crollo avviene perché l’uso del cappotto termico è una pratica insicura, tutt’altro! Più facilmente, possiamo affermare che il lavoro è stato eseguito nel modo sbagliato, con materiali scadenti!

L’analisi dei casi di crollo sin qui riscontrati rivela che, sovente, la causa è rinvenibile in un fissaggio inadeguato dei pannelli isolanti.

Difatti i tasselli, elementi chiave per la stabilità del cappotto, devono essere posizionati in maniera strategica per resistere alle sollecitazioni, come la forza del vento.

Errori comuni riscontrati nella coibentazione delle facciate

Un errore comune è l’applicazione della colla a “punti” invece che estenderla uniformemente su tutto il perimetro o sulla superficie del pannello, come le migliori prassi richiedono.

Inoltre, si riscontrano situazioni in cui il cappotto termico si sfalda dopo l’installazione, causando movimenti dell’intonaco sovrastante, fessurazioni o addirittura rigonfiamenti.

Queste problematiche sono spesso la diretta conseguenza di fenomeni legati all’umidità e alle basse temperature che, attraverso cicli di gelo e disgelo, esercitano pressioni e tensioni sul materiale, portando a un suo degrado progressivo.

L’umidità infiltrata può compromettere l’aderenza del cappotto alla parete, mentre il gelo ne causa l’espansione e la successiva contrazione, deteriorando ulteriormente la struttura.

Questi eventi sottolineano:

  • l’importanza di un corretto montaggio e di una selezione attenta dei materiali e delle tecniche di coibentazione della facciata;
  • la necessità di rivolgersi a ditte di comprovata esperienza nella coibentazione delle facciate: negli ultimi anni, per accaparrarsi i lavori realizzabili con la detrazione al 110%, si è visto nascere un gran numero di nuove ditte, spesso tirate su in fretta e furia e con manodopera non specializzata.. il risultato, in questi casi, è sotto gli occhi di tutti.

Alternativa al cappotto per una valida coibentazione delle facciate

edificio dove è stato effettuato intervento di coibentazione facciate

Come abbiamo visto, la coibentazione delle facciate con cappotto termico porta con sé numerosi vantaggi, ma anche potenziali problematiche, qualora i lavori venissero eseguiti in fretta e furia, senza le dovute competenze.

Non dimentichiamoci, inoltre, che posare il cappotto sulla facciata di un condominio comporta il dover ricevere il parere positivo da parte dell’assemblea condominiale, cosa non così scontata (c’è sempre qualcuno che non ha interesse ad accollarsi la propria quota di spese, e fa ostruzione).

Esistono ovviamente delle alternative valide per garantire una valida coibentazione delle facciate, e senza dover richiedere alcun tipo di autorizzazione preventiva.

Isolare le intercapedini vuote: ecco cosa fare

reticolo di fori per coibentazione facciate con insufflaggio
Reticolo di fori realizzato per la coibentazione della facciata con la tecnica dell’insufflaggio

La prima cosa da fare è effettuare un’analisi completa della parete e verificare la presenza di eventuali intercapedini vuote.

In tal caso, se il diametro del vuoto delle intercapedini risulta essere rilevante (dai 4-5cm di diametro a salire), è possibile riempire i vuoti nelle mura perimetrali esterne con opportuni materiali isolanti ad alta efficienza.

Un modo estremamente sicuro, che comporta un’ottimale coibentazione termica nell’arco di una sola giornata, è l’utilizzo della tecnica dell’insufflaggio delle pareti con schiume espanse ad alta efficienza termica.

L’operatore, attraverso un apposito macchinario dotato di tubazione, effettuerà un reticolo di fori sulla parete esterna, andando a inserire la schiuma isolante (CoibentareCasa.it, da sempre predilige l’uso di ISOFOR) all’interno dell’intercapedine, creando pertanto una protezione termica traspirante.

Isolamento con insufflaggio in facciata

La versatilità del metodo consente di intervenire ai piani superiori, utilizzando balconi o piattaforme elevatrici, eliminando la necessità di opere murarie invasive e di lunga durata. Ciò si traduce in un minor disturbo per gli abitanti e una rapidità di esecuzione che può essere decisiva in molti contesti urbani.

L’aspetto importante è che:

  • in breve tempo avremo una drastica riduzione dei fenomeni di dispersione termica, causati dalla presenza del vuoto all’interno dell’intercapedine;
  • si conseguirà un miglioramento in termini di mantenimento della corretta temperatura interna, con risparmio energetico e miglioramento del benessere termico percepito;
  • rimarrà inalterata l’estetica dell’edificio, con un investimento economico di gran lunga inferiore rispetto al cappotto termico.

Conclusioni

In questo approfondimento abbiamo sottolineato come l’efficienza energetica e il comfort abitativo passino anche attraverso scelte oculate come una valida coibentazione delle facciate.

Abbiamo anche visto come la tecnica dell’insufflaggio si ponga come valida alternativa al cappotto termico tradizionale, fornendo una soluzione rapida, meno invasiva e di grande impatto sulle performance energetiche dell’edificio.

Sembrerà scontato dirlo, ma per lavori di questo tipo è fondamentale affidarsi sempre a professionisti del settore.

Il fai da te può sembrare allettante ma spesso nasconde insidie e rischi che possono compromettere l’integrità della vostra abitazione e la sicurezza di chi vi abita.

Allo stesso tempo, se puntiamo sulla posa del cappotto per l’isolamento della facciata, non dimentichiamo di accertarsi sulla validità della ditta che prende in carico il lavoro, ove evitare spiacevoli problematiche come quelle segnalate poco sopra.

Affidati a CoibentareCasa.it, per una coibentazione ad opera d’arte!

CoibentareCasa.it da sempre si pone come leader italiano nel settore delle coibentazioni termiche con insufflaggio termico, intervenendo anche su facciate (ci è capitato di intervenire anche su pareti con mattoni faccia a vista).

Se desiderate un’analisi dettagliata e personalizzata per il vostro immobile, non esitate a contattarci. Offriamo consulenze gratuite, senza impegno, per fornirvi tutte le informazioni di cui avete bisogno e per proporvi un preventivo su misura.

La nostra rete di esperti copre l’intero territorio nazionale, assicurando un intervento celere ed efficace.

I nostri lavori di insufflaggio possono essere completati in solo un giorno, senza necessità di ponteggi né di abbandonare la vostra abitazione durante l’intervento, operando indistintamente all’esterno o all’interno dell’edificio, a seconda del caso.

Per qualsiasi informazione o per una consulenza immediata, il nostro team è raggiungibile al numero 347 7979771, sia telefonicamente che tramite WhatsApp.

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