Insufflaggio Ecobonus 110

Introduzione

E’ possibile sfruttare l’intervento di insufflaggio delle intercapedini di casa per poter accedere alla detrazione fiscale prevista con l’Ecobonus 110?

Trattandosi di un intervento che consente di ottenere una riqualificazione energetica dell’edificio, anche l’insufflaggio rientra nel bonus 110, se ovviamente vengono rispettati i parametri stabiliti da Decreto, necessari per poter effettuare la richiesta.

CoibentareCasa.it è una ditta specializzata nell’isolamento termico delle pareti di abitazioni che sono provviste di intercapedine, sfruttando la tecnica dell’insufflaggio con materiali certificati.

Per effettuarlo utilizziamo schiume espanse altamente performanti (nella fattispecie ISOFOR), che consentono di eseguire un insufflaggio certificato con bonus al 110%.

Esso è nrispondente ai criteri ambientali minimi per materiali isolanti, previsti per poter richiedere l’accesso all’Ecobonus 110.

CoibentareCasa.it può eseguire l’intervento di insufflaggio con detrazione al 110%, previa esecuzione di un PROGETTO ENERGETICO PREVENTIVO redatto da un ingegnere abilitato, individuato dalla committenza.

A lui forniamo le schede tecniche per eseguire i calcoli. Dovrà, inoltre,

  • preventivamente studiare l’immobile oggetto di intervento;
  • individuare i lavori in grado di consentire il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

Ora che abbiamo chiarito meglio l’applicabilità dell’intervento insufflaggio Ecobonus 110, cerchiamo di capire come la detrazione fiscale è applicabile e quali sono le ultime novità previste, relativamente alla proroga a tutto il 2023.

Ecobonus 110: caratteristiche che lo contraddistinguono

lavori cantiere edile bonus 110 Ecobonus e Sismabonus sono misure annualmente confermate per incentivare interventi di riqualificazione degli edifici attraverso detrazioni fiscali sull’IRPEF e sull’IRES.

A questi strumenti si è andato ad affiancare dallo scorso anno il noto Ecobonus 110%, con il quale è possibile ottenere una detrazione fiscale pari al 110%, per interventi di ristrutturazione che contribuiscono  alla riqualificazione dell’immobile.

La detrazione prevista con l’Ecobonus 110 riguarda:

Per cosa è pensato l’Ecobonus 110

  • interventi che contribuiscono alla riqualificazione energetica dell’edificio singolo (o delle parti comuni di un condominio);
  • interventi che contribuiscono alla riduzione del rischio sismico;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

La detrazione fiscale al 110% supera di fatto le precedenti forme di sgravio fiscale, variabili dal 50 fino al 75%.

Si ha una soglia massima dell’85% prevista per la messa in sicurezza di edifici realizzati in zone ad alta pericolosità.

Chi usufruisce dell’Ecobonus 110% si vedrà rimborsare la spesa non più con 10 rate annuali di pari importo, ma con cinque quote annuali di pari importo (che diventano quattro quote per la parte di spesa sostenuta nel 2022).

Come è ormai noto vi è la possibilità di richiedere la cessione del credito all’impresa che si fa carico dei lavori o istituto di credito.

Questa detrazione, per quanto le modalità di applicazione non siano sempre ben chiare ed immediate, rappresenta un’opportunità interessante.

Anche l’insufflaggio rientra nell’Ecobonus 110 e consente in una singola giornata lavorativa di minimizzare i fenomeni di dispersione termica che solitamente si verificano in intercapedini vuote e quindi non coibentate.

Ecobonus 110: condizioni di ammissibilità

bonus 110 insufflaggio Oltre a ricordarsi sempre che, per poter effettuare la richiesta di accesso alla detrazione, è necessario che l’intervento rientri all’interno dei 4 gruppi citati poco sopra, ci sono altre condizioni di ammissibilità.

In primis i limiti di spesa massimi per poter accedere all’agevolazione fiscale.

Limiti di spesa massimi per Ecobonus 110

Interventi di isolamento termico di superfici opache verticali ed orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda.

In questo caso i limiti di spesa sono pari a:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari (funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno).
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio per edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per edifici composti da oltre 8 unità immobiliari.

Interventi su parti comuni di edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con modelli centralizzati ad alta efficienza energetica per il riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda sanitaria.

Nella fattispecie:

  • Impianti con caldaia a condensazione;
  • a pompa di calore;
  • ibridi (con pompa di calore e caldaia)
  • geotermici;
  • sistemi di microcogenerazione;
  • impianti a collettori solari;
  • sistemi di teleriscaldamento (per comuni montani non interessati dalle procedure europee di infrazione relative alla qualità dell’aria).

In questo caso i limiti di spesa sono:

  • 20.000 euro da moltiplicare per le unità immobiliari che compongono l’edificio. Questo limite vale per edifici con non oltre 8 unità immobiliari;
  • 15.000 euro da moltiplicare per le unità immobiliari che compongono l’edificio. Questo limite vale per edifici con oltre 8 unità immobiliari;

La detrazione è riconosciuta anche per le spese di smaltimento e bonifica dell’impianto.


Nel caso in cui la sostituzione dell’impianto di riscaldamento o raffreddamento riguardi edifici unifamiliari o unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari, i limiti di spesa sono pari a:

  • 30.000 euro (riconosciuta anche per le spese di smaltimento e bonifica dell’impianto).

Altre detrazioni ammesse

  • per l’installazione di impianti con pannelli fotovoltaici si può richiedere la detrazione fino ad un tetto massimo di spesa di 48.000 euro (“nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico”).
  • Qualora si decida la contestuale o posticipata installazione di sistemi integrati di accumulo, che vadano ad integrarsi con gli impianti fotovoltaici che già avevano diritto alla detrazione, anche per questi sistemi si prevede la detrazione fiscale al 110% alle stesse condizioni e “nel limite di spesa di euro 1.000 per ogni kWh di capacità di accumulo del sistema di accumulo”;
  • detrazione ammessa anche per l’installazione di sistemi di ricarica per veicoli elettrici direttamente nell’edificio.

Miglioramento della classe energetica

certificazione energetica e computer L’aspetto forse più importante per accedere all’Ecobonus 110, è che bisogna attestare che, con l’intervento di ristrutturazione si va ad ottenere un miglioramento di almeno 2 classi energetiche per l’edificio.

Quanto mai bisogna garantire il raggiungimento della classe più alta, qualora non fosse possibile migliorare di 2 classi (leggi il nostro approfondimento su come ottenere un miglioramento di classe energetica).

Esempio: coibentazione + sostituzione infissi o coibentazione + fotovoltaico e pompa di calore o coibentazione + fotovoltaico + colonnina ricarica macchine elettriche

Questo tipo di miglioramento, come sempre, deve essere dimostrato attraverso la redazione dell’Attestato di prestazione energetica APE.

Vale, infine, come visto in precedenza con l’Ecobonus, l’obbligo di comunicare all’ENEA la realizzazione di questi lavori, seguendo sempre le modalità definite dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Ecobonus 110: tutte le proroghe stabilite

L’aspettativa di molti è che la proroga di questo sgravio fiscale arrivasse in tempi rapidi, ed effettivamente non sembra essere stata tradita.

La Nota di aggiornamento al DEF (Documento di Economia e Finanza) del 2021 ha posto le basi per la Legge di Bilancio 2022.

Si è dato, tra le altre cose, un capitolo importante anche al capitolo efficientamento energetico del patrimonio immobiliare.

L’Ecobonus 110 è in seguito stato prorogato fino a tutto il 2023, ma con delle differenze relative alle scadenze, che andiamo a vedere di seguito.

Scadenze attuali 

31/12/2025 per interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici del 1 Aprile 2009, laddove sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

31/12/2023 per gli interventi eseguiti dall’IACP (Istituto Autonomo Case Popolari), enti equivalenti e cooperative edilizie a proprietà indivisa.

Questo, solo se la quota del 60% dei lavori verrà raggiunta entro il 30/06/2023, in caso contrario scadenza al 30/06/2023.

31/12/2023 per interventi eseguiti da persone fisiche su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, sia in comproprietà che in esclusiva, e per altri interventi su edifici plurifamiliari e condomini.

  • Fino a questa data si può usufruire della detrazione al 110%. Dopo si scalerà al 70% per lavori fino al 31/12/2024, e al 65% per lavori fino al 31/12/2025;

31/12/2022 per interventi realizzati da persone fisiche su edifici unifamiliari, solo se la quota del 30% dei lavori verrà raggiunta entro il 30/06/2022.

Considerazioni finali di CoibentareCasa.it

schiuma isolante con insufflaggio ecobonus 110 Ampliare l’orizzonte temporale relativo ai lavori dell’Ecobonus 110 si rende necessario, se si vuole davvero impostare una programmazione di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano.

Non è un segreto, difatti, che le imprese del settore siano letteralmente oberate dalle richieste per eseguire nuovi lavori sfruttando il 110, con una difficoltà oggettiva di gestione.

A tutto questo si aggiunge anche:

  • l’incertezza sulla scadenza dell’Ecobonus, tale da concedere il tempo necessario per la gestione di tutti i lavori;
  • l’aumento dei costi delle materie prime, derivante anche dal fatto che il numero di commesse è tale che non si riesce a star dietro a tutti gli interventi richiesti;
  • il quadro normativo sul quale si muove il decreto Ecobonus 110, che rimane sempre in continua mutazione e non garantisce una stabilità certa.

Nonostante la possibilità di eseguire interventi come l’insufflaggio Ecobonus 110, ricordiamo tutti i lettori del blog di CoibentareCasa.it che si può sfruttare, in alternativa, sia il bonus casa 50% che il bonus casa 65%.

Alternative all’Ecobonus 110

Le alternative al 110 sono i vari bonus al 50 e 65%.

Qualora non fosse possibile realizzare la pratica per l’accesso all’Ecobonus 110, quale sarebbe la soluzione migliore?

Molti direbbero automaticamente la detrazione 65%, ma in realtà riteniamo maggiormente conveniente la detrazione al 50%.

Difatti:

  • Con questa detrazione non è richiesta la compilazione di pratiche complesse
  • Non si è soggetti a controlli sulla verifica della trasmittanza delle pareti
  • La spesa in questione è decisamente più contenuta!

Inoltre, con Coibentarecasa.it, potete usufruire del contributo di un tecnico abilitato, che eseguirà per voi tutte le pratiche necessarie per la richiesta.

Richiedi oggi stesso un preventivo senza impegno per isolare il tuo appartamento.

É facile, basta compilare il form di contatto che trovi qui sotto!

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