Diagnosi energetica degli edifici

Cosa si intende per diagnosi energetica degli edifici

come si effettua diagnosi energetica

Un’attenta diagnosi energetica degli edifici consente di scegliere le azioni necessarie per conseguire la giusta RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI CASA!

Riqualificare energeticamente un vecchio edificio è ormai divenuta un azione necessaria per chi intende vivere in un immobile di vecchia concezione che non ha i fondamenti di risparmio energetico che offrono le nuove costruzioni.

La riqualificazione energetica consente, a chi la esegue, di ottenere una casa che risparmia energia e che permette di vivere in un ambiente confortevole che  ci fa risparmiare denaro (e contemporaneamente  aumentare il valore dell’immobile stesso ai fini di una futura rivendita).

Definizione

Innanzitutto partiamo dalla domanda basilare: cosa si intende per diagnosi energetica di un edificio?

Un Decreto Legislativo di alcuni anni fa (il D. Lgs. 115/2008) introduce l’argomento in modo semplice e conciso.

Esso afferma che ”la diagnosi energetica di un edificio è una procedura sistematica volta a fornire un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di un’attività o impianto industriale o di servizi pubblici o privati, al fine di individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e riferire in merito ai risultati”.

In parole povere l’analisi energetica degli edifici è volta a dire quanto quella casa è dispendiosa o al contrario virtuosa in termini energetici!

Da qualche anno a questa parte tutte le abitazioni oggetto di compravendita e/o contratto di affitto hanno l’obbligo di mostrare all’acquirente o all’affittuario l’APE energetica della casa, quel certificato che definisce quanto la casa consuma in termini energetici.

La casa può essere classificata in Classe A4 fino alla classe G. Una casa in classe A è ad alto risparmio energetico pertanto si acquista un’abitazione ad altissima efficienza che consuma poco e rende tanto (consigliata!)

Se al contrario si sta acquistando una casa in classe G occorre stare attenti perché è un’abitazione molto dispendiosa da un punto di vista dei consumi e sicuramente non confortevole! (sconsigliata!)

Se la tua casa non ha l’APE grazie ad una valutazione da parte di un termotecnico è possibile assegnare una classe energetica di appartenenza.

Mentre l’APE deve essere redatto da parte di un tecnico abilitato, l’analisi energetica di un edificio può essere eseguita da un’azienda di comprovata esperienza nel settore energetico e/di coibentazioni in genere in modo gratuito.

In sintesi con una diagnosi energetica corretta:

  • si definisce quello che è l’attuale e reale bilancio energetico dell’edificio;
  • si individuano gli interventi di riqualificazione energetica più opportuni soprattutto privilegiando quelli ad alto rendimento;
  • si migliorano allo stesso tempo le condizioni di comfort ambientale per chi si trova all’interno dell’edificio;
  • si riducono le spese di gestione complessive grazie ai miglioramenti messi in atto.

Diagnosi energetica: quando è obbligatoria? Il quadro normativo di riferimento

diagnosi energetica valutazione per riqualificazione energeticaLa diagnosi energetica degli edifici è sempre necessaria? Quali sono i casi in cui la possiamo definire obbligatoria?

Alcuni decreti specifici definiscono con precisione il quadro normativo attuale, in particolare:

  • il D.Lgs. 115/2008 obbliga alla redazione di un documento di diagnosi energetica per gli edifici pubblici, in particolar modo nel caso di lavori di rifacimento o ristrutturazione dell’impianto termico e “compresa la   sostituzione   dei   generatori, o di ristrutturazioni edilizie che riguardino almeno il 15 per cento della superficie  esterna  dell’involucro  edilizio che racchiude il volume lordo riscaldato”;
  • il D.Lgs. 102/2014, che risulta essere il recepimento in Italia della Direttiva Europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica, obbliga ogni 4 anni alla redazione di un documento di diagnosi energetica per:
    • le aziende di grande dimensione, nella fattispecie quelle con almeno 250 dipendenti (in alternativa a questo numero, tutte le imprese che hanno fatturati annui superiore a 50 milioni di euro e un bilancio superiore a 43 milioni di euro)
    • le cosiddette “aziende energivore”, ossia quelle imprese che rientrano in una serie di parametri di dispendio energetico, indipendentemente dal numero di dipendenti presenti, come il consumo di almeno 2,4 GWh di energia elettrica annui, un rapporto tra tra costo effettivo dell’energia elettrica e fatturato maggiore o uguale del 2 percento, e la contemporanea iscrizione dell’azienda con codice ATECO che fa riferimento ad attività manifatturiera;
  • il D.M. 26/06/2015 obbliga alla redazione di un documento di diagnosi energetica per tutti gli edifici che prevedono in fase di ristrutturazione l’installazione di un impianto termico con potenza nominale del generatore superiore ai 100 kW.

Diagnosi energetica nei condomini

diagnosi energetica condominio

La normativa di riferimento è quella UNI 10200, che è stata ulteriormente revisionata nel 2018, e che obbliga alla realizzazione di una diagnosi energetica dei condomini, volta a valutare proprio le caratteristiche dell’involucro condominiale dal punto di vista termico e fisico.

In seguito alla diagnosi energetica è possibile anche fare un calcolo ben preciso dei consumi del riscaldamento e delle successive ripartizioni in base ai millesimali (leggi anche il nostro approfondimento su come si ripartiscono le spese di coibentazione condominiali e scopri come siamo intervenuti per un intervento di riqualificazione energetica di un condominio).

In ogni caso bisogna dire che una diagnosi energetica dei condomini non deve essere fatta solo quando si è in presenza di un obbligo.

Si può, difatti, considerare come un’opportunità utilissima per riuscire a comprendere quali sono le migliorie relative alla gestione energetica dell’edificio che possono aiutarci a ridurre spese e consumi in casa.

Come si realizza una diagnosi energetica e chi può effettuarla

ingegnere termotecnico durante una diagnosi energeticaEsiste una serie di soggetti a cui possiamo rivolgerci per la redazione di un documento di diagnosi energetica degli edifici,

  • Per quanto riguarda la diagnosi energetica di edifici come case indipendenti o condomini, il documento può essere redatto da un professionista abilitato iscritto ad un Albo professionale (ingegneri termo-tecnici, geometri, architetti e periti industriali);

Quali passaggi possiamo seguire per l’esecuzione di una corretta diagnosi energetica?

Un procedimento che risulta facile da comprendere e particolarmente esaustivo, si svolge attraverso i seguenti passaggi:

Raccolta preliminare dei dati dell’immobile e del proprietario

Si identificano i dati catastali della casa e quelli anagrafici del proprietario.

Ogni diagnosi energetica che si rispetti parte sempre da un attento sopralluogo dell’edificio in questione.

Il soggetto incaricato deve cercare di prendere più dati possibili, per questo sarà necessario intervistare chi abita o utilizza quotidianamente l’abitazione/struttura, per comprendere l’uso che ne viene fatto dal punto di vista dei consumi energetici.

Sarà importantissimo anche riuscire ad avere a disposizione:

  • lo storico dei contratti di fornitura e delle bollette utilizzate negli ultimi anni;
  • le caratteristiche strutturali dell’edificio (e considerare se sono stati effettuati interventi di ristrutturazione);
  • le caratteristiche degli impianti termici ed elettrici, oltre che dell’involucro;
  • la visione dei documenti di certificazione energetica APE.

Redazione di un inventario energetico

Solitamente per effettuarlo, si considerano i servizi che comportano un dispendio energetico: riscaldamento, acqua calda, sistemi di condizionamento, sistemi di ventilazione, illuminazione.

Attraverso le bollette energetiche si riesce a costruire un diagramma che permette di capire quanto ogni singolo servizio incide sul fabbisogno energetico totale dell’edificio.

Si tratta di un punto di partenza importante, in quanto da qui si può comprendere quali servizi risultano avere un dispendio importante, e quali possono necessitare di azioni di contenimento.

Calcolo del fabbisogno energetico dell’edificio

Attraverso un’analisi accurata con opportuni rilievi realizzati dal soggetto tenuto a redigere la diagnosi, si riesce ad individuare quali sono i flussi di energia che riguardano l’involucro dell’edificio e quelli relativi ai singoli impianti.

Una casa a Palermo ha esigenze termiche ed energetiche ben diverse da una pari casa ad Aosta (argomento già affrontato quando parlammo delle zone climatiche relativamente ai consigli su come migliorare la classe energetica di casa).

Un condominio ha esigenze termiche diverse rispetto ad una singola abitazione.

Prestazione energetica attuale dell’abitazione

E’ la quantità di energia richiesta per la climatizzazione e per il riscaldamento espressa in chilowattora per metro quadro (kWh/mq)

Individuazione cause inefficienza energetica

Se si visualizzano bollette energetiche dispendiose e temperature non ideali nell’immobile di riferimento evidentemente ci sono anomalie da risolvere.

Azioni di miglioramento dal punto di vista energetico

Tramite i precedenti calcoli siamo riusciti a comprendere quanto realmente consumi l’edificio in analisi e quali sono i comportamenti di chi lo utilizza.

In questo modo siamo riusciti a comprendere quali sono i difetti dal punto di vista energetico e possiamo da adesso in poi impostare le azioni di miglioramento più adatte per la situazione nella quale ci troviamo.

Gli interventi di miglioramento energetico consentono di risparmiare sui consumi e rendere la casa più performante sotto questo punto di vista, ma non solo.

Permettono di migliorare anche il confort termico delle persone che abitano o lavorano al suo interno (non è un caso che parliamo sempre dell’importanza dell’isolamento termico non solo per un mero fattore economico, ma anche per un esigenza di migliorare la nostra vita di tutti i giorni).

Questi gli interventi di miglioramento energetico: isolamento termico pareti interne, isolamento termico tetto, serramenti, caldaia a condensazione, pompa di calore, impianto solare termico, fotovoltaico.

Scelta degli interventi migliorativi 

Per ognuno dei precedenti interventi possibili per il miglioramento energetico della casa occorre fare un analisi costi/benefici e ovviamente si dà priorità a quegli interventi che danno il miglior risultato a parità di costi sostenuti.

La proposta di Coibentare Casa relativamente alla diagnosi energetica degli edifici

L’esperienza maturata nei 30 anni di attività da Coibentare Casa nel settore degli isolamenti termici ci consente di fare diagnosi energetiche degli edifici attraverso sopralluoghi, senza l’ausilio di strumentazione particolarmente tecnologica ma anche e soprattutto attraverso un analisi visiva dell’immobile.

Durante le nostre visite si valutano le caratteristiche salienti dell’immobile e in particolare:

  • Verifichiamo che tipo di impianto di riscaldamento e condizionamento (se presente) è installato;
  • valutiamo nel complesso lo stato di coibentazione delle superfici opache verticali e orizzontali (nella fattispecie pareti perimetrali esterne e solai di copertura-tetti)
  • nella valutazione delle pareti esterne occorre tener conto di un fattore molto importante e cioè il rapporto tra superfici murarie/superfici vetrate o finestrate
  • quest’ultimo fattore è di fondamentale importanza in quanto laddove le superfici finestrate sono molto elevate a dispetto di quelle murarie si darà priorità al miglioramento dei serramenti- al contrario invece se sono molto abbondanti le superfici murarie rispetto a quelle occupate da infissi la coibentazione delle pareti opache sarà la priorità assoluta);
  • analizziamo se il muro esterno è pieno oppure se provvisto di intercapedine cioè di spazio vuoto, in tal caso valutiamo attraverso un saggio lo spessore del vuoto presente
  • se il muro non è dotato di cassa vuota (intercapedine) la nostra valutazione di miglioramento termico delle murature si indirizza verso il cappotto termico;
  • se invece sono presenti intercapedini vuote e il loro spessore supera i 4-5 cm valutiamo l’opportunità di eseguire un riempimento termico dell’intercapedine attraverso l’insufflaggio termico certificato che ci garantisce un ottimo risultato termico a basso costo di realizzazione e che usiamo anche per la costruzione di nuovi edifici passivi.

Conclusioni relative all’analisi energetica

diagnosi energetica di un'abitazione cosa sapere

Ovvio che se il cliente ha un budget illimitato si mettono in campo tutte le soluzioni tecnico-innovative migliori per ottenere il massimo e portare l’edificio in Classe A+++ , partendo da un impianto di riscaldamento a pavimento alimentato con pompa di calore a sua volta alimentata da pannelli fotovoltaici.

Installeremo gli infissi a tenuta termica e realizzeremo un cappotto termico da 15 cm di spessore con un sistema di VMC (VENTILAZIONE MECCANIZZATA CONTROLLATA) onde scongiurare problemi di condensa.

Ma ci troviamo nel caso limite di un cliente facoltoso che ha come obiettivo il raggiungimento del massimo in termini energetici senza limiti di budget.

Quasi sempre i nostri clienti ci contattano per avere dei miglioramenti energetici e per scegliere una soluzione economica che possa anche essere vincente. 

A questo punto la nostra esperienza entra in campo per suggerire le soluzioni professionalmente migliori ed economicamente vantaggiose per raggiungere il miglioramento voluto.

In altri termini pochi sono i clienti che cercano la Ferrari delle case e che pertanto senza badare troppo a spese migliorano in toto tutto quanto è possibile migliorare scegliendo materiali e soluzioni al Top!

Altra cosa invece è indirizzare un cliente che vuole ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo (principio edonistico dell’economia) …Il nostro ruolo spesso è proprio questo quello di individuare una tecnica di contenimento energetico a basso costo ad alto rendimento.

Tanti clienti ci dicono di aver installato infissi a tenuta termica (con costi molto importanti) e non aver ottenuto i miglioramenti attesi (a volte addirittura a seguito di questi infissi manifestano problemi di condensa finora non presenti!).

Questo è uno dei tanti esempi di scelte compiute senza aver eseguito una diagnosi energetica prima di intraprendere una decisione di miglioramento energetico.

Se una casa ha 4-5 finestre che in totale fanno appena 8-10 mq pensate davvero che cambiando gli infissi riuscirete a contenere le dispersioni energetiche di una casa  ha 80-100 mq di pareti esterne e magari un sottotetto non isolato?

Il costo sostenuto per la sostituzione delle 5 finestre è spesso il doppio di quanto spenderebbe per isolare con la tecnica di insufflaggio un’intercapedine vuota che renderebbe il triplo o il quadruplo di quanto rende la sostituzione degli infissi!

Per questo si fanno le diagnosi energetiche degli edifici, rispetto alle quali ben venga la professionalità di un tecnico preparato ma ben venga anche la professionalità di un’azienda specializzata nelle coibentazioni termiche da tanti anni in campo!

Richiedi oggi stesso un preventivo senza impegno. É facile, basta compilare il form di contatto che trovi qui sotto!

1 Step 1
Consenso Privacy
keyboard_arrow_leftPrevious
Nextkeyboard_arrow_right
FormCraft - WordPress form builder