Insufflaggio cellulosa: materiale ideale per isolare le intercapedini?

mano tiene in mano della cellulosa

Introduzione

L’insufflaggio con cellulosa è uno tra i numerosi metodi di coibentazione proposti dal mercato, e sfrutta proprio l’apporto della fibra di cellulosa.

Quest’ultima, altro non è che un materiale isolante che si ricava dal processo di trasformazione della carta (per lo più carta di giornale vecchia), che viene tritata e sfibrata fino alla realizzazione di un composto soffice.

Il successivo processo di raffinazione, con apposita aggiunta di sali di boro, crea il prodotto isolante finito.

Come molti di voi sapranno l’insufflaggio con fibra di cellulosa è uno tra i più utilizzati sistemi di isolamento termico e acustico per:

  • nuovi edifici da costruire;
  • interventi di riqualificazione di vecchi immobili.

In questa sede non è nostro interesse screditare a tutti i costi una tecnica di isolamento, che viene comunque utilizzata con successo in molti edifici italiani.

Ma spesso si sente parlare dell’insufflaggio con cellulosa, quasi alla stregua di una soluzione perfetta di coibentazione.

Molte ditte che utilizzano questo metodo di coibentazione termicaomettono alcuni svantaggi derivanti dall’uso della cellulosa nella procedura di insufflaggio.

Noi, in quanto ditta con esperienza ormai comprovata in questo settore, vogliamo fare maggiore chiarezza, indicando pro e contro.

Pro dell’insufflaggio con cellulosa

fibra di cellulosa

L’insufflaggio con fibra di cellulosa ha l’innegabile vantaggio di utilizzare un prodotto riciclato, che altrimenti andrebbe in discarica, quindi innegabile lo scopo ecologico di riciclaggio di un prodotto di scarto.

Bassi costi della materia prima proprio per il motivo su esposto.

Se posato ad alta densità (e qui molto importante è la metodologia di applicazione e soprattutto l’esperienza e la professionalità dell’applicatore) può avere discreti risultati sulla climatizzazione estiva, ma solo ed esclusivamente su intercapedini di grande entità.

Vediamo, di seguito, quali sono i “contro” che dovreste conoscere, relativamente all’insufflaggio con fibra di cellulosa.

Insufflaggio cellulosa: svantaggi e confronto con ISOFOR

In questa disamina relativa all’insufflaggio con cellulosa, vedremo un confronto diretto (e pratico) con l’isolante espanso ISOFOR, che è il prodotto utilizzato dalla nostra ditta, CoibentareCasa.it.

Capacità isolante della cellulosa

Il punto principale da cui partire è senza dubbio la capacità isolante di questo materiale, l’aspetto che viene sottolineato tutte le volte che si promuove la scelta dell’insufflaggio con cellulosa.

La cellulosa è sì, un discreto isolante termico, ma non così eccezionale se consideriamo i valori di trasmittanza termica, che nei migliori casi arriva a 0,038 W/(mq*K).

Per intendersi, la schiuma espansa ISOFOR, ha un livello di trasmittanza termica molto bassa rispetto ad altri materiali isolanti ed è pari a 0,031 W/(mq*K)!

Inserimento della cellulosa con insufflaggio

 

Trattandosi di un prodotto sfuso, la fibra di cellulosa viene inserita nelle intercapedini attraverso delle soffianti.

Fin qui tutto ok, ma il grosso problema dell’insufflaggio con cellulosa sta nel fatto che si tratta di un prodotto che non riesce a raggiungere realmente tutti gli anfratti presenti all’interno dell’intercapedine.

Nella fattispecie, se le intercapedini non sono di spessore adeguato, non viene garantito il completo riempimento (ottenendo, così, un insufflaggio a macchia di leopardo).

Come abbiamo visto spesso, la caratteristica di ISOFOR, è quella di essere una schiuma espansa, e come tale riesce ad inserirsi senza alcun problema anche in intercapedini particolarmente strette.

Così facendo, come vediamo in questo video, otterremo un riempimento completo, e senza danneggiare in alcun modo eventuali tubazioni!

Insufflaggio cellulosa: attenzione al suo potere assorbente!

Un altro grosso limite della cellulosa è il suo potere assorbente (fino al 25% del suo volume). Se per alcuni può sembrare in vantaggio, ragionandoci non è assolutamente così.

Questa elevata capacità assorbente, consentirà alla cellulosa di assorbire l’umidità derivante dalle superfici murarie, soprattutto in giornate di pioggia.

Ciò vuol dire che, affidandoci a un intervento di insufflaggio con cellulosa, andremo a inserire un isolante che in seguito potrebbe diventare umido e bagnato.

Così facendo, questo lavorerà male, riducendo di oltre il 30-40% le sue capacità isolanti!

Questo continuo acquisire e cedere umidità nel corso del tempo implicherà un comportamento a “spugna”, con abbassamento del livello del materiale nel corso del tempo.

In tutti i corsi di preparazione professionale all’insufflaggio con cellulosa, gli stessi produttori raccomandano di non impiegare mai questo prodotto al piano terra e laddove vi sia umidità, proprio per questo motivo!

Di contro, la schiuma ISOFOR ha la capacità di non assorbire umidità, né incorrere in fenomeni di micro-infiltrazioni.

Altri svantaggi relativi alla tecnica dell’insufflaggio con cellulosa

Segnaliamo anche altri due aspetti poco evidenziati da chi commercializza interventi di insufflaggio con fibra di cellulosa.

Il primo è che, nonostante sia un prodotto dichiarato non infiammabile (che poi, come faccia a diventare non infiammabile la carta è un enigma incredibile!) viene raccomandato di non insufflare in superfici murarie a contatto con canne fumarie!

Terminiamo ricordando che la maggior parte della cellulosa viene trattata con SALI DI BORO per renderla non infiammabile.

Ci preme sottolineare che i sali di boro non sono un toccasana per la salute umana!

Conclusioni

perchè usare ISOFOR e come mai è da considerarsi il miglior materiale isolante termico attuale

Questo piccolo approfondimento sull’insufflaggio con cellulosa non vuole necessariamente essere un modo per screditare un’intera categoria.

Ci riferiamo a tutti coloro che utilizzano questo prodotto per l’isolamento termico di intercapedini, ma anche di pareti verticali, orizzontali o inclinate che esse siano.

Ciò che ci preme è sottolineare come questo materiale non sia necessariamente il “Santo Graal” dell’isolamento termico, come spesso sembra apparire nel nostro mercato.

Ricordate che l’insufflaggio con cellulosa presenta i seguenti svantaggi:

  • potere isolante non eccellente;
  • notevole assorbimento di umidità con ulteriore riduzione del potere isolante;
  • insufflaggio a macchia di leopardo in intercapedini di piccolo spessore.

Il consiglio è di impiegare questo prodotto soprattutto per coibentare sottotetti non calpestabili, protetti da umidità e pioggia con spessori molto importanti, pari a 30-40 cm.

  • Possiamo impiegare fibra di cellulosa in intercapedini di grossa entità (superiore ai 15 cm) ma non consigliabile ai piani terra e nelle zone molto umide

Per interventi sulle intercapedini, è maggiormente consigliabile l’utilizzo di schiume espanse ad alta capacità isolante, come appunto ISOFOR, proposta da CoibentareCasa.it.

Siamo un’azienda italiana che esegue insufflaggio termico su tutto il territorio nazionale come attività esclusiva.

Forti della nostra esperienza sul campo, riteniamo che l’insufflaggio con ISOFOR sia la scelta migliore, qualora fosse necessario intervenire sulla vostra intercapedine di casa, non adeguatamente isolata.

Non esitate e contattate realtà esperte nel settore degli isolamenti termici, come CoibentareCasa.it!

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Federico Calvanelli
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