Insufflaggio pareti: pro e contro relativi all’intervento

intervento di insufflaggio termico eseguito da ditta CoibentareCasa.it

Introduzione

Quali sono i pro e contro di un intervento di insufflaggio delle pareti? Troppo spesso si leggono articoli inerenti a questo argomento, che risultano essere non del tutto accurati.

Premesso che un intervento di insufflaggio può essere realizzato con materiali isolanti differenti, e che ognuno di questi presenta le sue specifiche ed i suoi vantaggi/svantaggi, ci sono una serie di punti comuni che possono farci capire quanto effettivamente possa convenire propendere per questa tecnica, o meno.

L’approfondimento che realizziamo non rappresenta in alcun modo una “marchetta” per promuovere questa tecnica.

Da sempre scriviamo che non esiste un metodo di coibentazione termica universalmente ideale per ogni abitazione. È sempre necessario:

  • verificare, con un’apposita analisi termografica, quali sono i punti deboli dell’abitazione;
  • valutare con un esperto del settore i risultati ottenuti e considerare quale tipologia di intervento può essere la più performante per l’edificio in esame;
  • contattare una ditta specializzata per l’esecuzione del lavoro prescelto (in generale, mai affidarsi al fai da te!).

Vediamo adesso quali sono i pro e contro relativi all’intervento di insufflaggio delle pareti.

Ove possibile, cercheremo anche di fare chiarezza, relativamente ad alcune inesattezze che abbiamo riscontrato su articoli che trattano lo stesso argomento.

Insufflaggio pareti: i “pro” da considerare

insufflaggio di una parete con schiuma isolante

Iniziamo questa carrellata di pro e contro relativi all’insufflaggio delle pareti provviste di intercapedine, andando ad analizzare i potenziali vantaggi dell’intervento.

Innanzitutto, per chi non conosce ancora bene questo intervento, consigliamo di leggere preventivamente i seguenti approfondimenti, così da comprendere al meglio i punti che seguiranno:

Drastica riduzione delle dispersioni termiche

L’insufflaggio pareti rappresenta una soluzione innovativa per ovviare alla problematica della dispersione termica nelle abitazioni, che comporta importanti sbalzi termici tanto nei mesi più freddi quanto in quelli più caldi.

Grazie all’utilizzo di materiali isolanti (come la schiuma espansa ISOFOR) inseriti nelle intercapedini vuote, è possibile riempirle completamente, riducendo in modo significativo la perdita di calore nella parete.

Questo intervento consente di far si che un’intercapedine, che prima rappresentava un problema, si trasformi in un valido alleato, diventando un’efficiente barriera termica.

Miglioramento del comfort ambientale

ragazza si gode il benessere termico in casa

Conseguentemente al primo punto, l’insufflaggio delle pareti contribuisce a creare un ambiente domestico più confortevole.

Con l’intervento si può ottenere un guadagno termico considerevole già nel breve periodo, variabile tra gli 1 ed i 4 gradi centigradi in funzione delle superfici isolate, dello spessore di vuoto presente e del materiale scelto.

Così facendo si migliora il benessere termoigrometrico all’interno degli edifici, garantendo una temperatura costante e piacevole durante tutto l’anno.

Questo non vuol dire che non serviranno più termosifoni o condizionatori, ma semplicemente che il loro benefico effetto perdurerà molto più a lungo, evitando di doverli tenere costantemente accesi.

Risparmio in bolletta energetica

Questo punto si ricollega perfettamente all’ultima frase che abbiamo scritto. Minor uso dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento, non possono che ripercuotersi positivamente sulle spese in bolletta energetica.

Tale risparmio oscilla, in media, tra il 20% e il 60%. La variazione è attribuibile a diversi elementi strutturali dell’edificio:

  • dimensione delle superfici effettivamente interessate dall’intervento;
  • vuoto nelle intercapedini. Paradossalmente, maggiore è lo spazio presente in esse, maggiore è il potenziale di isolamento che si può conseguire;
  • rapporto tra la superficie dei muri e quella delle finestre.

Più elevato è il rapporto tra la superficie muraria isolata e quella vetrata, maggiore sarà l’efficacia del risparmio energetico.

Le finestre sono solitamente meno isolate rispetto alle pareti, quindi un maggior rapporto superficie muraria-finestre indica una maggiore area isolata e dunque un risparmio energetico superiore.

Miglioramento della classe energetica di appartenenza

efficientamento energetico con lampadina

L’insufflaggio delle pareti si presenta come un’efficace strategia che, incrementando l’efficienza energetica di un’abitazione, contribuisce notevolmente al miglioramento della classe energetica di appartenenza.

Tuttavia, l’entità del miglioramento è variabile e dipende da diversi fattori specifici di ciascuna abitazione.

Per intercapedini superiori ai 10 cm , in funzione della superficie muraria interessata, possiamo avere il miglioramento di 1 o 2 classi energetiche.

È importante sottolineare che, per raggiungere un livello ottimale di efficienza energetica, come quello di una casa a consumo zero, è necessario un approccio multiplo.

Oltre alla coibentazione termica tramite l’insufflaggio, altre misure cruciali comprendono l’aggiornamento degli impianti e l’installazione di sistemi di riscaldamento e condizionamento ad alta efficienza.

Flessibilità nella modalità di intervento

intervento di insufflaggio pareti eseguito esternamente

L’insufflaggio delle pareti è un intervento che offre notevole flessibilità di approccio.

Esso può essere eseguito sia dall’interno che dall’esterno dell’edificio, consentendo ai proprietari di scegliere l’opzione più adeguata in base alle loro esigenze specifiche.

Ad esempio, se è prevista una tinteggiatura interna, l’insufflaggio interno potrebbe essere preferibile, mentre in caso di lavori esterni come il rifacimento delle facciate, si potrebbe optare per un intervento esterno.

La versatilità dell’insufflaggio si estende anche alla scelta del lato di foratura, sia esso interno o esterno, adattandosi alle condizioni specifiche dell’edificio e alla natura dei lavori da eseguire.

Un altro elemento distintivo di flessibilità sta nella sua applicabilità in contesti condominiali, dove può essere eseguito in singoli appartamenti senza dipendere dalle decisioni prese in sede di assemblea condominiale, dove non tutti potrebbero essere interessati (quindi NON necessita di permessi, né condominiali né tantomeno comunali).

Sempre considerando i condomini, è possibile intervenire anche se l’appartamento si trova a un piano superiore (fino al 7° piano lasciando le attrezzature a terra, ma anche ai piani superiori portando direttamente in loco l’attrezzatura di lavoro).

E le attrezzature? Non rappresentano un problema! Anche se lavoriamo ai piani superiori, queste rimarranno a terra in uno spazio di circa 5-6 mq.

Entrerà in casa soltanto una tubazione, che non andrà a creare alcun disagio a chi abita all’interno dell’appartamento.

Rapidità di esecuzione e lavori non invasivi

intervento di insufflaggio correttamente eseguito

L’intervento di insufflaggio pareti viene eseguito in una singola giornata lavorativa, quindi parliamo di una rapidità di esecuzione di non poco conto.

Ad esempio, la nostra ditta è in grado di isolare correttamente tutte le mura perimetrali di un edificio di 150mq, nel giro di poche ore!

Ma questo comporta interventi invasivi? Assolutamente no!

Un vantaggio significativo di questa tecnica è la sua pulizia: durante i lavori, non si produce sporco né polvere, grazie all’utilizzo di un sistema di foratura con aspirazione e di un materiale isolante fluido che non genera polvere durante l’applicazione.

Oltre a questo, sottolineiamo che non è necessario lasciare la casa durante i lavori. Si richiede solamente di spostare i mobili dalle pareti per facilitare l’intervento.

Inoltre, è perfettamente sicuro per gli inquilini dormire in casa la sera stessa del trattamento: l’intervento garantisce il minimo disagio e la massima praticità.

Per le aree provviste di piastrelle, come i bagni o alcune parti della cucina, si adottano strategie specifiche per evitare danni. Questo può includere la foratura sopra le mattonelle, se lo spazio lo permette, o la creazione di un foro di controllo per verificare il corretto passaggio del materiale isolante nelle zone limitrofe.

In alcuni casi, si può scegliere di insufflare da esterno in alcune aree e da interno nel resto della casa, in accordo con le preferenze del proprietario.

In situazioni in cui il cliente non desidera che vengano eseguite forature interne, si può ricorrere all’uso di bracci mobili per operare dall’esterno.

Ricordiamo anche che, durante l’insufflaggio, il materiale isolante avvolge delicatamente le tubazioni esistenti nelle intercapedini, senza danneggiarle in alcun modo.

Grazie all’esperienza nel campo, gli operatori possono evitare accuratamente le tubazioni durante la foratura, garantendo un intervento sicuro e preciso.

Costi più contenuti rispetto ad altri interventi

L’intervento di insufflaggio delle pareti presenta una spesa complessiva sensibilmente inferiore rispetto a interventi sicuramente più completi, come il cappotto termico, ma che risultano essere particolarmente dispendiosi e non sempre di immediata realizzazione.

Spendere poco per una coibentazione ad insufflaggio significa guadagnare in breve tempo dell’investimento realizzato attraverso il risparmio energetico conseguito.

Relativamente all’argomento, avevamo già trattato con un articolo ad hoc che vi invitiamo a leggere.

Insufflaggio e risparmio economico

bolletta energetica

Mettendo sul piatto della bilancia il prezzo di un’operazione di insufflaggio, il risparmio energetico ottenuto in confronto con il costo di un cappotto termico e il vantaggio energetico conseguito, non bisogna certo essere degli esperti economici per capire che il primo batte nettamente il secondo.

Il costo di un insufflaggio per una casa di 100 mq va dalle 2.700 alle 3.500 euro in base allo spessore delle intercapedini presenti.

Il costo di un cappotto termico per una casa identica va dalle 10.000 alle 14.000 euro.

Dopo 3 anni in media si recupera il costo di un insufflaggio grazie al risparmio energetico della casa, una mezza vita per recuperare invece il costo di un cappotto termico!

Insufflaggio pareti: potenziali “contro” da considerare

Come abbiamo detto all’inizio, non esiste un metodo universalmente valido, quindi anche l’insufflaggio pareti può avere dei potenziali “contro” da considerare.

Quello che però ci sentiamo in dovere di fare è correggere alcune affermazioni che abbiamo letto in altri approfondimenti simili, e che potrebbero generare confusione, in quanto riteniamo che non siano svantaggi veritieri, almeno per quanto riguarda il tipo di lavoro che eseguiamo noi come ditta specializzata.

Un primo “contro” che viene contestato alla tecnica dell’insufflaggio pareti riguarda la tematica dei ponti termici.

L’insufflaggio aumenta i ponti termici

correlazione tra ponti termici e insufflaggio intercapedini

Non sono pochi gli articoli nei quali ci è capitato di leggere che questo intervento potrebbe contribuire alla formazione dei ponti termici, e non alla loro riduzione.

A questa affermazione rispondiamo dicendo che i ponti termici sono già presenti in casa e non sarà di certo l’insufflaggio a farli venire. Probabilmente non risolverà completamente la problematica, ma contribuirà a ridurla significativamente.

Il problema dei ponti termici è semmai dovuto ad una scarsa capacità di areare correttamente la casa (è semmai l’umidità relativa elevata ad essere il principale responsabile di questa problematica, e questo a prescindere dal tipo di coibentazione che deciderete di effettuare).

In questo caso si può ricorrere all’implementazione di una serie di alternative che possono consentire di evitare la problematica (è il caso delle VMC) o in alternativa l’impiego della funzione deumidificazione dei climatizzatori già presenti possono scongiurare questa problematica.

Usare un IGROMETRO (misuratore di umidità relativa che dovrebbe essere sempre inferiore al 65%) è ormai fondamentale per vivere in un ambiente salubre ed evitare controindicazioni di muffe e condense.

Presunta invasività dell’intervento di insufflaggio

isolamento dal caldo estivo intervenendo sulle mura perimetrali

Per eseguire l’intervento vi è la necessità di forare la parete, sia che l’insufflaggio sia eseguito dall’interno che dall’esterno.

Se l’intervento è esterno potrebbe essere necessario effettuare lavori di rifinitura sulle facciate per correggere i danni dovuti ai fori.

Allo stesso modo, un intervento interno potrebbe essere percepito come invasivo, a meno che non coincida con un’opera di ristrutturazione già in corso.

Tuttavia, ci teniamo a precisare che i potenziali svantaggi estetici sono mitigati dal fatto che:

  • i fori realizzati, sia internamente che esternamente, vengono accuratamente chiusi e rifiniti dagli operatori, lasciando al proprietario solo l’eventuale imbiancatura interna, senza danni estetici residui.
  • la nostra ditta, ad esempio, esegue l’intervento d’insufflaggio in modo pulito e non invasivo, utilizzando un sistema di foratura con aspirazione e un materiale isolante che non genera polvere.

Ci occupiamo anche di proteggere la mobilia, coprendola con cartone e teli in PVC nelle zone di lavorazione, assicurando così l’integrità della casa.

Riguardo alle tecniche alternative che si legge a giro (come quella che prevede di insufflare il materiale isolante forando solo in alto), va notato come questa pratica non rientri tra le tecniche certificate e garantite, anche per questo non la prendiamo in considerazione.

Solo la scelta di effettuare diversi fori garantisce un riempimento completo e uniforme delle intercapedini, essenziale per un isolamento efficace.

Coibentazione termica inferiore rispetto a un cappotto termico

intercapedine coibentata con insufflaggio pareti
Intercapedine il cui vuoto viene progressivamente riempito dalla schiuma espansa isolante, grazie alla tecnica dell’insufflaggio pareti

Questa considerazione, spesso sulla bocca di tanti utenti, è vera in parte, vediamo perché.

Siamo tutti d’accordo che un’operazione di insufflaggio normalmente copre l’80% delle superfici murarie rispetto al 100% di un cappotto termico (per la presenza dello scheletro della casa, normalmente non insufflabile).

L’efficacia di un insufflaggio dipende soprattutto dallo spazio vuoto della cassa vuota (spessore intercapedine) e non sono pochi i casi in cui questo spazio sia superiore ai 12-15 cm.

È Proprio in questi casi che l’efficacia di un insufflaggio tende ad essere davvero elevata e spesso concorrenziale con un cappotto termico.

Addirittura esistono delle abitazioni che hanno le intercapedini comunicanti, ossia tutti gli angoli della casa sono in comunicazione con le pareti pertanto in questi casi i ponti termici non esistono e si ottengono risultati straordinari di coibentazione.

Conclusioni

Abbiamo visto una carrellata di potenziali pro e contro relativi alla tecnica dell’insufflaggio pareti.

Ciò che abbiamo detto sin qui non deriva dal frutto di una semplice marchetta, ma di moltissimi anni di esperienza diretta sul campo.

Operiamo nel settore degli isolamenti termici dal lontano 1970, e abbiamo diverse specializzazioni tecniche ad applicative, relativamente all’uso degli isolanti, sia espansi che sfusi.

Sappiamo, perciò, con esattezza di cosa parliamo e i numerosissimi interventi eseguiti in ogni parte d’Italia parlano a nome nostro, come la soddisfazione della clientela che si è rivolta a noi in questi anni.

Se la tua abitazione presenta delle intercapedini che necessitano di essere isolate, non aspettare oltre.

Offriamo consulenze gratuite, senza impegno, per fornirvi tutte le informazioni di cui avete bisogno e per proporvi un preventivo su misura.

Per qualsiasi informazione o per una consulenza immediata, il nostro team è raggiungibile al numero 347 7979771, sia telefonicamente che tramite WhatsApp.

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