Materiali isolanti termici: cosa considerare nella loro scelta

Insufflaggio intercapedine portato correttamente a termine fuoriuscita finale di prodotto isolante dal foro

Introduzione

I materiali isolanti termici rivestono un ruolo chiave nella riduzione dei consumi energetici e nel miglioramento dell’efficienza termica degli edifici.

Scegliere il materiale giusto significa non solo garantire un comfort abitativo ottimale ma anche contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale.

Tuttavia, la varietà di opzioni disponibili sul mercato può rendere questa scelta una sfida.

Difatti, per poter raggiungere al meglio gli obiettivi di risparmio energetico che ci proponiamo (unitamente al miglioramento del benessere termico percepito), è opportuno scegliere solo materiali isolanti realmente performanti.

Ma siamo davvero in grado di scegliere autonomamente il materiale isolante termico più adatto per le nostre esigenze?

Il settore edile in questo senso è ricco di possibilità ed alternative.

Va però detto che la scelta di un materiale termoisolante non è così facile come sembra, in quanto dobbiamo tenere conto:

  • delle proprietà che esso possiede;
  • del tipo di struttura che deve essere coibentata termicamente;
  • unitamente al tipo di prestazioni che si vuole raggiungere.

Di cosa tratteremo in questo approfondimento

In questo approfondimento sui materiali isolanti, analizzeremo le proprietà essenziali che rendono un materiale isolante davvero efficace, come la conducibilità termica, la resistenza al passaggio dell’aria, la traspirabilità e l’igroscopicità.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la sostenibilità del materiale coibentante. Con l’aumento della consapevolezza ambientale, è importante considerare l’impatto ecologico dei materiali isolanti, sia in termini di produzione che di smaltimento.

Questo richiede un’attenta valutazione delle materie prime utilizzate e del ciclo di vita del prodotto.

Oltre a questo, verrà realizzata una distinzione tra materiali isolanti espansi e sfusi, necessaria in quanto spesso non è davvero chiara la differenza che c’è tra le due tipologie, con una nostra considerazione finale su quello che riteniamo essere il miglior materiale per l’insufflaggio.

Materiali isolanti: caratteristiche da considerare

Un materiale termoisolante che si rispetti deve essere valutato per tutta una serie di caratteristiche base: vediamole insieme una ad una!

Conducibilità termica degli isolanti termici

Un materiale coibentante viene valutato sulla base del suo “lambda (λ)”, ossia il valore di conducibilità termica o trasmittanza termica.

Ogni materiale termoisolante, difatti, presenta una caratteristica ben precisa, ossia quella di opporsi al passaggio del calore.

Se in una parete aggiungiamo uno strato di materiale coibente, che ha la capacità ridurre il passaggio del calore:

Più risulta piccolo il valore di conducibilità termica λ, tanto maggiore sarà la capacità del materiale isolante termico in essere di ridurre il passaggio del calore.

I materiali isolanti aventi un λ pari a 0,040 sono sicuramente meno isolanti di un prodotto avente λ 0,030!

Piccole differenze di conducibilità termica corrispondono a grosse differenze in termini di capacità isolanti di un prodotto!

Spessore e tenuta al passaggio d’aria

Un’altra caratteristica interessante da considerare dei materiali isolanti termici è la tenuta al passaggio d’aria.

Tanto maggiore è lo spessore del prodotto isolante individuato:

  • più elevata sarà la coibentazione ottenuta;
  • minore sarà il passaggio di aria all’interno della casa.

Ricordiamoci, difatti, che gli spifferi e le perdite d’aria restano sempre e comunque una delle principali cause della dispersione termica in casa!

Di conseguenza, se i materiali isolanti termici prescelti possiedono:

  • uno spessore importante;
  • una buona tenuta al passaggio dell’aria

inevitabilmente si conseguirà una migliore coibentazione termica (anche se, ovviamente, questa caratteristica è utile ma non risolve definitivamente la problematica).

Traspirabilità dei materiali termoisolanti

muffa causa di poca traspirabilità dei materiali isolanti

La gestione dell’umidità interna alla casa è un elemento imprescindibile al giorno d’oggi per vivere in totale benessere.

Gli infissi a tenuta termica sempre più performanti, ci fanno dimenticare a volte che aprire una finestra non è un delitto, piuttosto una necessità!

Difatti, il tasso di umidità relativa interna non dovrebbe mai superare il 60-65%!

Una parete traspirante contribuisce al corretto smaltimento dell’umidità della casa oltre che evitare la formazione della condensa interstiziale!

I materiali per isolamento termico interno da preferire sono quelli maggiormente traspiranti.

La traspirabilità di un materiale isolante termico viene identificata dal valore della resistenza di diffusione al vapore (simbolo “µ”).

Tanto minore è questo valore, tanto maggiore è la traspirabilità del prodotto.

Facciamo un veloce esempio.

  • Il sughero, noto prodotto ad alta traspirabilità che possiede un valore di Resistenza di diffusione al vapore (“µ”) pari a 15;
  • Polistirene espanso Eps ha un valore “µ” pari a 50 (ha quindi bassa traspirabilità);
  • l’estruso Xps raggiunge valori pari a 200 (e non risulta affatto traspirante!).

Al trattenimento dell’umidità si affianca la seria problematica della formazione di muffe in casa.

Si tratta di un aspetto spesso troppo sottovalutato non solo per la problematica estetica che genera, ma anche per il rischio che corre la nostra salute.

Igroscopicità di un materiale coibentante

Si tratta di quella caratteristica che hanno i materiali isolanti termici di trattenere o di assorbire acqua.

E’ a tutti gli effetti un difetto davvero molto grave, forse uno dei più diffusi tra i materiali isolanti.

La problematica dell’igroscopicità si manifesta nel seguente modo:

  • con l’arrivo delle piogge autunnali si ha un progressivo aumento di umidità;
  • durante i primi freddi si ha, inoltre, un abbassamento graduale delle temperature registrate, che rende difficile l’evaporazione dell’umidità stessa;
  • in seguito si ha formazione di acqua che rischia di restare bloccata sullo strato di materiale isolante termico.

Conseguenza di tutto questo?

Perdita della capacità di resistenza termica degli isolanti termici!

É un po’ come quando si indossa un maglione intriso d’acqua, che oltre a non scaldarci ci fa anche sentire una maggior sensazione di freddo!

Come ben sappiamo le intercapedini vuote degli appartamenti sono proprio i luoghi principali nei quali si manifestano queste problematiche di igroscopicità!

Altre caratteristiche dei materiali isolanti

Ecco altre caratteristiche di cui tenere conto nella valutazione di un materiale termoisolante per interni:

  • non alimentare fiamme in caso di incendio;
  • l’essere rispettoso dell’ambiente (lo abbiamo visto quando abbiamo parlato di criteri ambientali minimi dei materiali isolanti);
  • repellenza ad insetti e roditori;
  • capacità di essere un buon isolante acustico, cosa che fa acquisire ancor più completezza all’isolante termico per muri interni.

Per la tecnica del CAPPOTTO TERMICO gli isolanti termici maggiormente impiegati sono i seguenti:

  • polistirene, poliuretano, fibra di vetro, lana di roccia, fibra di legno, sughero

Una novità relativa alla coibentazione è data dai prodotti isolanti a basso spessore e ad alta efficienza termica.

Si tratta di isolanti di nuova generazione che sfruttano la nanotecnologia (arogel, mix di aria e silice amorfa).

Molto interessanti per il fatto che possono raggiungere capacità termiche degli isolanti tradizionali con spessori molto contenuti. Unico neo l’elevato costo del materiale!

Per la tecnica dell’INSUFFLAGGIO, gli isolanti termici utilizzati sono i seguenti:

Materiali isolanti termici: espansi o isolanti sfusi?

Vediamo insieme in cosa differiscono valutandoli con l’esempio della coibentazione delle intercapedini.

Il materiale termoisolante espanso garantisce sempre la sicurezza del riempimento del vuoto presente nelle mura perimetrali.

Nello specifico, le schiume isolanti sono le migliori per questa prerogativa.

Queste, infatti, consentono di penetrare in ogni anfratto presente nelle intercapedini, superando agevolmente ostacoli presenti nel muro a cassetta (tubazioni, residui di lavorazioni).

Cosa succede se nel muro si trova una tubazione e si sceglie il materiale sbagliato?

Lo possiamo vedere facilmente nella seguente immagine!

materiali isolanti termici a confronto

Il materiale isolante espanso riesce a passare anche attraverso uno spazio piccolissimo grazie alla pressione di insufflaggio e alla sua natura di fluido.

Un materiale isolante termico sfuso, al contrario, in presenza di ostacoli tende a bloccarsi, impedendo un riempimento dell’intercapedine della parete interna completo al 100%.

Altra prova tangibile di quanto affermato è l’immagine sottostante che indica come i materiali isolanti espansi siano capaci addirittura di entrare in fori di pochi millimetri di diametro.

Questo è il caso delle scatole elettriche (senza creare ovviamente alcuna conseguenza dannosa per gli impianti).

materiali isolanti termici, la schiuma isolante in una cassetta elettrica

Un materiale isolante termico espanso, una volta installato, solidifica nella parete e in caso di future aperture (tracce, fori ecc. ecc.) non avremo mai problemi di fuoriuscita dell’isolante termico dalle stesse pareti.

Un isolante secco invece al verificarsi di aperture sul muro disperde a terra, rendendo vano il lavoro eseguito.

Materiali isolanti termici sfusi: fibra di cellulosa

isolare con fibra di cellulosa Questa immagine è, invece, relativa ad un prodotto sfuso molto impiegato negli ultimi anni, la fibra di cellulosa.

Molto pubblicizzato dai produttori e installatori di questo materiale, ma non tutti sanno che a parte le minori prestazioni termiche offerte rispetto agli espansi hanno un potere assorbente pari al 25% in volume!

Che cosa comporta tale valore?

Che per questo materiale vi è la possibilità di acquisire un ingente quantitativo di umidità tale da ridurre ulteriormente le proprie capacità isolanti (già deficitarie).

A questo si aggiunge il comportamento da “spugna” ossia l’acquisire e cedere umidità continuamente in funzione dell’alternarsi di giornate umide e soleggiate.

La conseguenza inevitabile di tutto questo è quella di avere continui “assestamenti” e di provocare nel lungo periodo la creazione di fallanze!

Altra problematica potenziale dovuta all’assorbimento è la possibilità di insorgenza di muffe!

Durante i corsi di preparazione all’installazione di questi isolanti termici (CoibentareCasa.it ha 2 diplomi su queste applicazioni) viene sempre sconsigliato di usare cellulosa ai piani terra proprio perché può assorbire umidità da terra!

Quali materiali isolanti consigliamo

CoibentareCasa.it non consiglia di usare come materiali isolanti la fibra di cellulosa in intercapedine per i motivi esposti.

Invece, considera idoneo l’impiego nei sottotetti non calpestabili dove non ci sono esposizioni dirette ad umidità.

Ovviamente, questo negli spessori tali da consentire le prestazioni termiche adeguate.

I materiali isolanti termici espansi, una volta installati, solidificano nella parete.

Inoltre, in caso di future aperture (tracce, fori ecc. ecc.) non avremo mai problemi di fuoriuscita dell’isolante termico dalle stesse pareti.

Un isolante sfuso, invece, al verificarsi di aperture sul muro disperde a terra

La coibentazione del futuro

coibentazione interna, insufflaggio di parete interna con inserimento di schiuma isolante su reticolo di fori

Per quella che è la nostra esperienza, il nostro consiglio è il seguente:

Insufflaggio + cappotto a basso spessore per minime superfici (ponti termici) = Coibentazione del futuro!

  • Riempire le intercapedini dei muri
  • Coadiuvare con isolanti termici di nuova generazione i ponti termici che non possono essere isolati con il riempimento delle intercapedini.

In questo modo si può ottimizzare sia da un punto di vista termico che economico un efficace sistema di coibentazione, rispettando i budget economici.

Infatti proporre un cappotto termico con i prodotti di nuova generazione su tutte le superfici risulterebbe improponibile da un punto di vista economico.

Tuttavia integrare le sole superfici dei ponti termici e insufflaggio delle intercapedini significherebbe:

  • avere una parete totalmente isolata senza punti critici;
  • il tutto rispettando i costi di gestione.

Conclusioni

Detto questo ci auguriamo che questo approfondimento sui materiali isolanti sia stato di vostro interesse.

Ricordiamo sempre che la scelta dei materiali isolanti termici idonei all’insufflaggio delle intercapedini deve essere comunque effettuata:

  • da tecnici qualificati;
  • o da aziende specializzate che operano nel settore da anni che abbiano provato direttamente tutti i prodotti da insufflaggio.

Ricordatevi, in ogni caso, che chi decide di effettuare questo intervento ha la possibilità di accedere ad una serie di detrazioni fiscali per interventi volti a garantire il risparmio energetico!

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Federico Calvanelli
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