Oltre la bolletta: i 3 risparmi “invisibili” dell’insufflaggio ISOFOR (salute, manutenzione e tempo)
Tutti parlano del risparmio energetico. È il primo, grande beneficio di un isolamento termico ben…
L’estate porta con sé il sollievo dell’aria condizionata, ma spesso anche l’amara sorpresa di bollette elettriche salate.
Molte abitazioni, specialmente quelle che presentano aree deboli come intercapedini vuote o sottotetti non coibentati, disperdono il fresco tanto faticosamente generato, costringendo gli impianti a un lavoro extra e a consumi eccessivi.
Questo articolo si propone di affrontare direttamente questo problema:
Il nostro obiettivo è chiaro: dimostrare, dati alla mano, come un intervento mirato di insufflaggio con ISOFOR non rappresenti una semplice spesa, ma un investimento intelligente, consentendo di risparmiare sulla spesa per l’aria condizionata.
Indice dei contenuti
Per comprendere appieno l’impatto dell’isolamento termico, analizzeremo la situazione di una tipica abitazione italiana non adeguatamente coibentata, con particolare riferimento alle pareti dotate di intercapedine vuota.
Prima, però, introduciamo alcuni concetti che ci serviranno in questa analisi.
Un concetto essenziale per valutare le prestazioni isolanti di un elemento edilizio è la trasmittanza termica, indicata con il simbolo U.
Questo valore esprime la quantità di calore che attraversa un metro quadrato di superficie (ad esempio, una parete) per ogni grado di differenza di temperatura tra l’ambiente interno e quello esterno.
In termini semplici, più basso è il valore di U, migliore è l’isolamento offerto dalla struttura.
Per una parete comune con un’intercapedine d’aria vuota di circa 8-10 cm, tipica di molti edifici costruiti in Italia prima dell’introduzione di normative energetiche più stringenti, il valore di trasmittanza termica si attesta intorno a U ≈ 1.224W/m2K.
Documenti storici sull’edilizia italiana confermano che tali valori di trasmittanza sono realistici per il patrimonio edilizio non isolato.
In una casa con pareti scarsamente isolate, il sistema di aria condizionata è costretto a un lavoro continuo e intenso per contrastare l’ingresso di calore.
Il consumo energetico di un condizionatore dipende da vari fattori, tra cui la sua potenza, l’efficienza energetica (classe energetica) e le ore di utilizzo.
Un’unità di climatizzazione comune, ad esempio da 12.000 BTU (British Thermal Units), adatta per una stanza di medie dimensioni, può consumare mediamente circa 1kWh (kilowattora) per ogni ora di funzionamento.
Modelli meno efficienti o di dimensioni maggiori possono avere consumi superiori, arrivando fino a 1.5kWh, mentre i modelli ad alta efficienza possono scendere a 0.3kWh.
Secondo recenti rilevazioni, durante la stagione estiva in Italia, i condizionatori rimangono accesi in media per circa 6 ore al giorno.
Questo dato, combinato con il consumo orario, permette di stimare il fabbisogno energetico giornaliero per il raffrescamento.
Il costo dell’energia elettrica è un fattore determinante nella spesa finale per la climatizzazione.
Le tariffe possono variare in base al fornitore e al tipo di contratto (mercato libero o tutelato).
Per fornire un riferimento oggettivo, si può considerare il prezzo dell’energia elettrica stabilito da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per i clienti vulnerabili nel servizio di maggior tutela.
Per il secondo trimestre 2025 (aprile-giugno 2025), la tariffa monoraria (F0), che include le componenti Prezzo Energia (PE), Dispacciamento (PD), Commercializzazione Vendita (PCV) e Componenti di Perequazione (PPE e DISPbt), è pari a 0,16053€/kWh, al netto delle imposte.
È importante sottolineare che questo valore si riferisce principalmente alla componente materia prima energia e ad alcune voci correlate.
NOTA BENE: Il costo finale che il cliente troverà in bolletta sarà OVVIAMENTE superiore, poiché includerà anche la spesa per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore, gli oneri di sistema, l’IVA e le accise, che insieme costituiscono una parte significativa dell’importo totale.
Tuttavia, per semplicità di analisi e per concentrarsi sull’impatto diretto del consumo, si utilizzerà questo valore di riferimento per la componente energia.
Per quantificare il risparmio economico derivante dall’isolamento con ISOFOR, si confrontano i costi di funzionamento dell’aria condizionata in due scenari:
Descrizione | Valore |
Consumo orario stimato | 1kWh |
Ore utilizzo giornaliero medio | 6 ore |
Consumo giornaliero stimato | 6kWh |
Costo energia (ARERA Giugno ’25) | 0,16053€/kWh |
Costo giornaliero stimato | 0,96 € |
Costo mensile stimato (30gg) | 28,80 € |
Costo stagionale stimato (90gg) | 86,40 € |
Tabella 1: Stima costi funzionamento aria condizionata – Casa NON isolata (per un condizionatore da 1kW acceso 6 ore/giorno)
(Nota: I costi stimati si basano sulla tariffa della componente energia e alcune voci correlate (0,16053€/kWh, ARERA II trim. 2025, al netto delle imposte) e sono indicativi per una singola unità. Il costo finale effettivo in bolletta sarà superiore, poiché comprenderà anche gli oneri di sistema, i costi di trasporto, l’IVA e le altre imposte.)
Come riassunto nella Tabella 1, il costo energetico stagionale stimato per il funzionamento di un singolo condizionatore da 1kW per 6 ore al giorno, per 90 giorni, in una casa non isolata è di circa 86,40 €.
Questo costo è direttamente influenzato dall’elevata trasmittanza delle pareti (U ≈ 1.224W/m2K), che costringe l’impianto a un lavoro intenso per mantenere una temperatura confortevole.
L’intervento con ISOFOR modifica radicalmente le prestazioni termiche delle pareti.
Con l’insufflaggio di ISOFOR, la trasmittanza termica delle pareti si riduce da 1.224W/m2K a 0.321W/m2K.
Questo comporta una diminuzione del flusso di calore che attraversa le pareti di circa il 73,8% (calcolato come [(1.224−0.321)/1.224]×100).
Questo dato è specifico per la riduzione della dispersione attraverso le sole pareti trattate.
Le pareti perimetrali, in un edificio non isolato, possono rappresentare una quota significativa del carico termico estivo totale.
Sebbene la percentuale esatta vari in base a numerosi fattori (tipo di tetto, qualità degli infissi, esposizione solare, ecc.), è ragionevole stimare, per un edificio tipico con altre componenti mediamente isolate, che le pareti non coibentate contribuiscano per circa il 30-40% al surriscaldamento estivo.
Per questa analisi, si ipotizza un contributo del 35%.
Se il contributo delle pareti al carico termico è del 35%, e questo contributo viene ridotto del 73,8% grazie a ISOFOR, il risparmio energetico complessivo per il funzionamento del condizionatore può essere stimato come: 0.35 (incidenza pareti) × 0.738 (riduzione flusso pareti) ≈ 0.258, ovvero circa il 25,8%.
Questa è una stima del minor lavoro che il condizionatore dovrà compiere.
Nuova stima dei consumi e dei costi con ISOFOR:
Descrizione | Valore |
Consumo Giornaliero Stimato Pre-ISOFOR | 6kWh |
% Riduzione Stimata Consumo AC | 25,8% |
Nuovo Consumo Giornaliero Stimato | 4,45kWh |
Costo Energia (ARERA Giugno ’25) | 0,16053€/kWh |
Nuovo Costo Giornaliero Stimato | 0,71 € |
Nuovo Costo Mensile Stimato (30gg) | 21,30 € |
Nuovo Costo Stagionale Stimato (90gg) | 63,90 € |
Tabella 2: Stima Costi Funzionamento Aria Condizionata – Casa ISOLATA con ISOFOR (per un condizionatore da 1kW acceso 6 ore/giorno, con riduzione stimata del carico del 25.8%)
(Nota: I costi stimati si basano sulla tariffa della componente energia e alcune voci correlate (0,16053€/kWh, ARERA II trim. 2025, al netto delle imposte) e sono indicativi per una singola unità. Il costo finale effettivo in bolletta sarà superiore, poiché comprenderà anche gli oneri di sistema, i costi di trasporto, l’IVA e le altre imposte.)
Confrontando i due scenari, il risparmio economico diventa evidente:
È fondamentale sottolineare che il risparmio calcolato si riferisce a una singola unità di condizionamento.
La maggior parte delle abitazioni utilizza più condizionatori o sistemi centralizzati con potenze superiori.
Di conseguenza, il risparmio economico totale per l’intera abitazione sarà proporzionalmente maggiore, rendendo l’investimento nell’isolamento con ISOFOR ancora più vantaggioso.
Sebbene un calcolo preciso del tempo di ammortamento dell’investimento richieda la conoscenza del costo dell’intervento di insufflaggio (che varia in base alle dimensioni e caratteristiche dell’edificio), il risparmio annuale quantificato (considerando anche i benefici invernali) suggerisce che l’investimento si ripaga in tempi ragionevoli, come indicato anche da testimonianze di clienti e analisi di settore.
La credibilità di questa analisi si basa sulla trasparenza delle assunzioni fatte (costo dell’energia, ore di utilizzo, incidenza delle pareti sul carico termico).
L’analisi condotta ha messo in luce come l’isolamento termico delle intercapedini murarie con la schiuma espansa ISOFOR rappresenti una soluzione estremamente efficace per contrastare il problema delle elevate spese di climatizzazione estiva e del discomfort abitativo causato dal caldo.
I benefici derivanti da questo intervento sono molteplici e significativi.
In primo luogo, il risparmio economico sui costi di funzionamento dell’aria condizionata è tangibile, con una riduzione stimata intorno al 26% per una singola unità, un dato che può aumentare considerevolmente in abitazioni con più condizionatori o sistemi centralizzati.
Questo risparmio, sommato a quello ottenibile sui costi di riscaldamento invernale, rende l’intervento un investimento che si ripaga nel tempo.
Parallelamente, si ottiene un drastico miglioramento del comfort termico estivo: le temperature interne diventano più stabili e fresche più a lungo, riducendo la dipendenza dal condizionatore e migliorando la qualità della vita all’interno delle mura domestiche.
L’isolamento con schiuma espansa ISOFOR, grazie alle sue eccellenti proprietà termiche, alla sua durabilità e alla sua resistenza all’umidità, si configura quindi non come una semplice spesa, ma come un investimento intelligente e strategico.
È una scelta che migliora la qualità della vita, protegge il bilancio familiare dalle fluttuazioni dei costi energetici e contribuisce a un futuro più sostenibile.
Sei stanco di bollette estive esorbitanti e di una casa che si trasforma in un forno con l’arrivo del caldo?
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