Isolamento edifici con intercapedine
Isolamento edifici con intercapedine: significato del termine

L’etimologia del termine intercapedine deriva dal latino “intercapedo”-“intercapedinis” (ossia “interruzione”), ed in particolare dall’unione dei termini “inter” e “căpĕre” (prendere).
La parola “intercapedine” è largamente utilizzata sia in architettura che in edilizia e sta a significare uno spazio vuoto compreso tra due superfici vicine e parallele tra di loro.
In particolar modo in edilizia, l’intercapedine rappresenta lo spazio vuoto esistente tra tamponatura esterna e tamponatura interna nelle pareti perimetrali di un edificio.
L’ideazione di quest’area vuota nota come intercapedine, nasce con la finalità di:
- creare una barriera che impedisca le infiltrazioni di acqua;
- fungere al tempo stesso come rudimentale forma di coibentazione dei muri perimetrali.
Intercapedine: alcuni cenni storici sul suo utilizzo
La pratica di sfruttare l’intercapedine nelle costruzioni ha iniziato a prendere piede in alcuni paesi d’Europa soprattutto nel XIX secolo, ma è con i primi anni del ‘900 che si assiste ad una sua diffusione più capillare.
L’intercapedine viene chiamata anche “muro a cassetta” o muro con “cavedio” o muro di “tompagno” a seconda delle aree geografiche ma il concetto è sempre lo stesso: spazio vuoto continuo presente tra due muri equidistanti tra loro.
Le intercapedini, principalmente realizzate per impedire il passaggio di umidità all’interno dell’edificio in questione, prevedevano soprattutto agli inizi l’uso di uno spazio vuoto particolarmente limitato (pochi millimetri, non oltre comunque i 2-3 centimetri).
Con il passare del tempo si sprecano i casi di edifici dove al loro interno sono presenti intercapedini di spessore superiore (dai 5-6 centimetri, fino ad arrivare a 30 centimetri ed oltre!).
Isolare intercapedini per evitare squilibri termici
Considerando l’intercapedine perimetrale come uno strumento con la finalità anche di rudimentale mezzo di isolamento termico delle pareti esterne esistenti, non possiamo non sottolineare come questo possa essere possibile solo in presenza di spessori di vuoto molto limitati, come i già citati 2-3 centimetri.
Questa la possiamo definire come la distanza massima con la quale si evitano spostamenti d’aria importanti.
Questi non mancano di verificarsi quando, tra le superfici dell’intercapedine, si generano squilibri termici come in inverno o in estate, dove le pareti esposte all’esterno risultano essere molto più fredde o calde rispetto a quelle interne.
Nel momento in cui si arriva a misure superiori ai 2-3 cm (noi di CoibentareCasa ci siamo ritrovati a dover effettuare l’isolamento termico di intercapedini perimetrali di spessore pari anche a 20 o addirittura 30 cm):
- non solo non si ottiene alcun giovamento in termini di coibentazione termica;
- ma si arrivano a creare dei veri e propri moti convettivi, che determinano notevoli dispersioni termiche in estate ed in inverno.
Problematiche associate ai moti convettivi
I moti convettivi si creano in ambienti dove sussistono squilibri termici tra le superfici dell’abitazione, ed intercapedini perimetrali troppo spesse non aiutano di certo a risolvere la problematica.
In questi casi si ha la necessità assoluta di ridurre al minimo la presenza dei moti convettivi.
L’unico modo per farlo è eliminare la fonte che genera lo squilibrio, nel nostro caso il vuoto presente all’interno dell’intercapedine!
Ecco, quindi, da dove nasce la necessità di isolare le intercapedini!
Un errore che molti artigiani di “vecchio stampo” compivano fino a pochissimo tempo fa era quello di mettere delle griglie di areazione nelle intercapedini murarie dove i clienti lamentavano problemi di umidità da condensa.
In questo caso, credendo di effettuare una forma di isolamento termico dei muri perimetrali, non facevano altro che accelerare i moti convettivi già elevati e favorire la dispersione termica già evidentemente elevata.
Il modo migliore per eliminare queste correnti di aria è quello di isolare e se si hanno problemi di condensa (proprio generata da squilibri termici) sicuramente l’inserimento di un buon isolante termico favorirà la scomparsa dei fenomeni di condensa e muffe.
Coibentazione intercapedine negli edifici italiani
Qual è l’attuale situazione relativa alla coibentazione delle intercapedini nelle abitazioni italiane?
Considerate che solo dai primi anni ’70 si è iniziato a parlare della possibilità di realizzare la loro coibentazione termica.
Solo negli ultimi anni si è dato risalto alle modalità di isolamento termico nelle case, soprattutto con la finalità di riqualificare il patrimonio immobiliare dal punto di vista energetico!
Attualmente quasi la metà degli edifici in Italia è costruita a cavallo tra gli anni ’70 e ’90.
Inoltre, praticamente tutti gli edifici singoli o palazzine di quegli anni possiedono l’intercapedine!
Isolamento intercapedine: la proposta di Coibentare Casa
Grazie alla coibentazione delle intercapedini con l’insufflaggio questo spazio vuoto sarà riempito da un isolante, che da una parte impedisce i moti convettivi e soprattutto costituisce una barriera termica tra interno ed esterno, conservando il caldo in inverno, il fresco d’estate.
Questo intervento di inserimento di materiale isolante, come forma di coibentazione delle pareti perimetrali;
- può essere effettuato tanto esternamente, quanto internamente all’edificio (può essere realizzato anche in un singolo appartamento condominiale);
- può essere effettuato anche solo nelle parti dell’involucro che necessitano realmente.
in questo modo si può ottenere un lavoro ben fatto con minori costi e tempistiche di realizzazione, rispetto ai grandi interventi di isolamento termico delle pareti esterne.
Isolare le intercapedini correttamente: come lo facciamo
Per realizzare l’isolamento termico dell’intercapedine, un ottimo materiale che vi consigliamo è la schiuma isolante termo acustica ISOFOR.
Essa è in grado di insinuarsi in ogni spazio, persino nei piccolissimi anfratti dell’intercapedine.
Riesce a superare ostacoli come tubazioni e impianti presenti nello spazio vuoto, contrariamente ad altri tipi di isolanti di tipo “secco” che non hanno la stessa capacità!
Isolare intercapedini dei muri perimetrali della casa grazie alla tecnica del riempimento delle intercapedini con insufflaggio (di cui abbiamo analizzato pro e contro), garantisce importanti vantaggi di coibentazione, consumo energetico ridotto, comfort termo-igrometrico ambientale e miglioramento della qualità della vita.
Conclusioni
CoibentareCasa è un azienda specializzata nel coibentare l’intercapedine perimetrale vuota grazie al riempimento di schiume isolanti traspiranti ad altissima coibentazione termica.
Utilizziamo questa tecnica di coibentazione delle intercapedini anche per la realizzazione di nuove case passive!
Contattaci e richiedici un preventivo senza impegno! Su richiesta potremo darti informazioni sul perché l’isolamento dell’intercapedine sia una delle operazioni più efficienti per garantire il risparmio energetico in casa.
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