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Isolamento termico fallito? Le 4 cause più comuni che rovinano gli interventi (e come evitarle)

isolamento fallito copertina

Hai investito tempo, denaro ed energie per isolare la tua casa, sognando bollette più leggere e un comfort abitativo finalmente degno di questo nome.

Eppure, i risultati tardano ad arrivare. Le stanze rimangono fredde d’inverno e calde d’estate, l’umidità sembra non dare tregua e le spese per il riscaldamento e il raffrescamento sono ancora alte.

Se questa descrizione ti suona familiare, potresti essere vittima di un isolamento termico fallito.

Sentirsi dire che l’intervento “è stato fatto” ma non percepire alcun beneficio reale è demoralizzante e rappresenta uno spreco significativo di risorse.

Ma perché succede? Quali sono gli errori che possono trasformare un investimento promettente in un buco nell’acqua?

In questo articolo, analizzeremo le 4 cause più comuni che portano al fallimento degli interventi di isolamento termico.

Causa #1: diagnosi energetica assente o superficiale

Immagina di dover fare un lungo viaggio in auto senza controllare prima il livello dell’olio, la pressione delle gomme o la destinazione sulla mappa.

Partiresti alla cieca, rischiando di rimanere a piedi o di finire fuori strada.

Allo stesso modo, iniziare un intervento di isolamento senza una diagnosi energetica preliminare approfondita è un salto nel vuoto.

⚠️ Il problema: Molti interventi “standard” vengono proposti senza un’analisi reale delle specifiche esigenze dell’edificio:

  1. non si valutano adeguatamente le dispersioni termiche principali;
  2. non si identificano i ponti termici critici (ne parleremo tra poco);
  3. non si considera la presenza di umidità o le caratteristiche costruttive uniche di quella casa;
  4. si applica una soluzione generica sperando che funzioni.

Conseguenze e prevenzione: Un intervento basato su una diagnosi superficiale o assente porta quasi inevitabilmente a risultati deludenti.

Si potrebbe isolare la parte sbagliata della casa, usare una tecnica o un materiale inadatto, o non risolvere la vera causa del disagio termico.

👉 Come evitarlo? La risposta è semplice: pretendere sempre una valutazione energetica dettagliata prima di decidere l’intervento.

O ti affidi a un termotecnico che fa una valutazione termica della casa (con costi di diagnosi spesso importanti) o ti affidi ad esperti del settore che conoscendo perfettamente la materia e le casistiche incontrate nel corso degli anni possono valutare oggettivamente il problema indicando le soluzioni migliori.

Causa #2: scelta del materiale isolante sbagliato

Il mercato offre una vasta gamma di materiali isolanti: ognuno ha caratteristiche diverse in termini di conducibilità termica (quanto isola), traspirabilità (capacità di far passare il vapore acqueo), resistenza al fuoco, impatto ambientale e, ovviamente, costo.

⚠️ Il problema: Scegliere il materiale “sbagliato” è un errore comune, spesso dettato solo dal prezzo o da consigli generici.

Un materiale può essere ottimo per un cappotto esterno ma pessimo se insufflato in un’intercapedine umida, oppure può avere eccellenti capacità isolanti ma essere completamente impermeabile al vapore, creando problemi di condensa in determinate strutture.

Conseguenze e prevenzione: L’uso di un materiale inadatto può portare a un isolamento inefficace, alla formazione di condensa interstiziale (umidità all’interno della parete), muffe, e persino al degrado strutturale nel lungo periodo.

👉 Come evitarlo? La scelta del materiale deve essere una conseguenza diretta della diagnosi energetica e delle caratteristiche dell’edificio.

Bisogna considerare:

  • La zona climatica e l’esposizione dell’edificio.
  • La tipologia costruttiva (muri a cassetta, cappotto, tetto, ecc.).
  • La necessità di traspirabilità per gestire l’umidità.
  • La tecnica di applicazione

Ad esempio, l’insufflaggio richiede un materiale capace di espandersi e riempire completamente ogni minimo vuoto dell’intercapedine senza creare sovrappressioni e garantendo stabilità nel tempo.

isofor isolamento in parete interna
La schiuma ISOFOR riempie ogni angolo dell’intercapedine, creando una barriera isolante continua e resistente all’umidità. Una soluzione efficace per migliorare il comfort abitativo e ridurre le dispersioni termiche, senza interventi invasivi né necessità di ponteggi.

CoibentareCasa.it, per i suoi interventi di insufflaggio, ha scelto di specializzarsi nell’uso  della schiuma isolante ureica ISOFOR, proprio per le sue caratteristiche uniche.

Allo stato di schiuma si infiltra ovunque, anche nelle fessure più piccole, per poi solidificare creando una barriera isolante continua, stabile, durevole e perfettamente adattato alla cavità esistente, ma assolutamente traspirante.

Causa #3: installazione approssimativa o non qualificata

Puoi avere il miglior materiale isolante del mondo e un progetto perfetto sulla carta, ma se l’installazione viene eseguita male, tutto il lavoro sarà inutile.

La posa in opera è una fase critica, dove la precisione e l’attenzione ai dettagli fanno davvero la differenza.

⚠️ Il problema: Installatori improvvisati o poco esperti possono commettere errori grossolani:

  • Nell’insufflaggio: non riempire completamente l’intercapedine, lasciare vuoti d’aria, utilizzare una densità di materiale insufficiente che porta ad assestamenti nel tempo.
  • Nei cappotti termici: applicare i pannelli in modo non complanare, creare fessure tra i pannelli, sigillare male i punti critici (attorno a finestre, porte, balconi).

Conseguenze e prevenzione: Un’installazione scadente crea ponti termici (zone fredde dove il calore fugge), infiltrazioni d’aria, e riduce drasticamente le prestazioni complessive dell’isolamento.

Il risultato? Spreco di materiale, comfort non raggiunto e bollette ancora alte.

👉 Come evitarlo? Scegliere aziende e tecnici specializzati e certificati nella specifica tecnica di isolamento che si intende utilizzare.

Ad esempio, per l’insufflaggio delle intercapedini con la schiuma ISOFOR, è fondamentale affidarsi a chi, come CoibentareCasa.it, ha esperienza comprovata, utilizza attrezzature specifiche per la corretta miscelazione e pompaggio della schiuma, e garantisce un riempimento omogeneo e completo.

L’applicazione di una schiuma espandente come ISOFOR richiede una manualità e una conoscenza tecnica precisa per ottenere la densità corretta e assicurare che ogni angolo dell’intercapedine sia raggiunto senza difetti.

Causa #4: ignorare problemi preesistenti (umidità e ventilazione)

Persona preoccupata dalla muffa su una parete di casa.

Isolare una casa non significa sigillarla ermeticamente e basta. Bisogna considerare come l’edificio “respira” e gestire correttamente l’umidità presente.

⚠️ Il problema: Applicare uno strato isolante, soprattutto se poco traspirante, su una parete che soffre già di umidità (di risalita dal terreno, da infiltrazioni, o per eccessiva produzione di vapore interna non smaltita) senza prima risolvere la causa del problema, può essere disastroso.

L’umidità rimane intrappolata all’interno della struttura o dietro l’isolante.

Allo stesso modo, migliorare molto l’isolamento e la tenuta all’aria di un edificio senza prevedere un adeguato sistema di ricambio d’aria (ventilazione) può portare a un accumulo di umidità interna e inquinanti.

Conseguenze e prevenzione: Le conseguenze sono gravi: formazione massiccia di muffa dietro l’isolante o sulle superfici interne, degrado dei materiali da costruzione e dell’isolante stesso, peggioramento della qualità dell’aria interna con rischi per la salute.

Questo può capitare se si applicano dei pannelli interni alla casa e se si hanno problemi di umidità da risalita (piano terra) o da condensa.

👉 Come evitarlo? Prima di isolare, è fondamentale identificare e risolvere eventuali problemi di umidità alla radice (riparare perdite, creare barriere alla risalita, ecc.).

Inoltre, bisogna scegliere materiali isolanti con la giusta traspirabilità in base alla struttura e al contesto.

Infine, un intervento di isolamento importante dovrebbe sempre considerare la ventilazione: se si rende l’edificio molto più “sigillato”, potrebbe essere necessario migliorare la ventilazione naturale o valutare sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) per garantire un corretto ricambio d’aria senza disperdere troppo calore.

La stessa funzione della VMC può tranquillamente essere svolta da un climatizzatore attraverso la funzione “gocciolina”!

La chiave del successo: affidarsi a veri professionisti dell’isolamento

Come avrai capito, evitare queste quattro trappole richiede un approccio ben diverso dal semplice “mettere un po’ di isolante”.

Richiede competenza, esperienza e metodo. Un intervento di isolamento termico di successo si basa su:

  1. Diagnosi accurata: Capire davvero come funziona la tua casa dal punto di vista energetico.
  2. Progettazione su misura: Scegliere la tecnica e i materiali giusti per le tue specifiche esigenze e per la tua struttura.
  3. Materiali di qualità: Utilizzare prodotti certificati e performanti.
  4. Installazione a regola d’arte: Affidarsi a personale qualificato e specializzato che curi ogni dettaglio.
  5. Attenzione ai dettagli: Non trascurare ponti termici, umidità e ventilazione.

Questo è l’approccio che distingue un’azienda seria e professionale.

Realtà come CoibentareCasa.it, specializzate nella tecnica dell’insufflaggio di intercapedini utilizzando la schiuma isolante ureica ISOFOR, mettono al centro proprio la diagnosi preliminare e l’esecuzione qualificata.

La scelta specifica di ISOFOR è dettata dalle sue comprovate capacità di penetrare capillarmente in ogni spazio vuoto, solidificando in un blocco isolante continuo che elimina spifferi e ponti termici all’interno della muratura.

Conclusione: non risparmiare sulla qualità per evitare costi maggiori dopo

Abbiamo visto le 4 cause più comuni che possono trasformare il sogno di una casa calda e a basso consumo in un incubo costoso.

Investire in una diagnosi di professionisti, in materiali di qualità adatti al tuo caso, e soprattutto in una posa in opera professionale ed esperta è la scelta più intelligente e conveniente nel lungo periodo.

Sei pronto a isolare la tua casa nel modo giusto o sospetti che il tuo attuale isolamento non stia funzionando come dovrebbe? Non rischiare un altro intervento inefficace.

Chiamaci o inviaci un messaggio WhatsApp al numero 347 7979771: il nostro team è pronto ad ascoltare le tue esigenze e potrai richiederci un preventivo senza impegno.

Preferisci scriverci? Puoi compilare il modulo di contatto direttamente su CoibentareCasa.it, aggiungendo informazioni come il piano dell’appartamento, la metratura e lo spessore delle intercapedini per una risposta dettagliata.

Oppure inviaci un’email all’indirizzo info@coibentarecasa.it.

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