Detrazione fiscale 65% risparmio energetico

Cos’è l’Ecobonus 65%

La detrazione fiscale 65% è una forma di agevolazione concessa dallo Stato italiano per favorire la realizzazione di interventi che garantiscono il risparmio energetico nei cosiddetti edifici energivori.

Ci riferiamo alle abitazioni dal consistente consumo energetico, con contestuale aumento delle spese in bolletta.

Come già abbiamo avuto modo di vedere, anche per la detrazione al 65% sul risparmio energetico viene riconosciuto uno sgravio fiscale sotto forma di:

  • riduzione IRPEF (l’imposta sul reddito delle persone fisiche);
  • diminuzione IRES (l’imposta sul reddito delle società).

Il recupero fiscale viene concesso con detrazioni da ripartire in rate da 10 anni di pari importo.

Come avremo modo di vedere, questo recupero fiscale al 65% consente di favorire tutti coloro che hanno intenzione di realizzare interventi che:

  • aumentano l’efficienza energetica dell’immobile in questione;
  • contribuiscono ad una riduzione degli sprechi termici.

Come è ovvio, la detrazione al 65% non è utilizzabile per interventi su nuovi edifici, considerando la finalità principale che è quella di riqualificare edifici datati e con tendenza a sprecare energia.

Adesso andremo a considerare alcuni aspetti utili ai fini della conoscenza di questa importante forma di agevolazione.

Soggetti che possono richiedere il bonus 65%

bonus 65 casa targhe con scritta Lo sgravio fiscale al 65% può essere richiesto da cittadini contribuenti, residenti o meno sul territorio italiano, che sono soggetti al pagamento dell’IRPEF, l’imposta sul reddito di persone fisiche.

Allo stesso tempo ne possono fare richiesta anche i titolari di reddito d’impresa.

La cosa importante da sottolineare è che i soggetti in questione possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di riqualificazione.

Ci stiamo, quindi, riferendo parlando solo ai legittimi proprietari?

No, di conseguenza è importante citare tutti coloro che possono regolarmente effettuare la richiesta per ottenere la detrazione del 65% sul risparmio energetico.

In primis persone fisiche, in particolare:

  • chi può vantare un diritto reale di godimento sull’immobile, come ad esempio l’usufrutto, l’uso o abitazione o superficie;
  • nudi proprietari;
  • affittuari o comodatari;
  • esercenti arti o professioni.

Anche se non sono titolari dell’immobile, inseriamo nell’elenco delle persone fisiche che possono richiedere la detrazione:

  • familiari che convivono con chi è possessore o detentore dell’immobile da riqualificare, come:
    • coniugi;
    • componenti di unioni civili;
    • parenti entro il terzo grado (bisnonni, zii, nipoti, bisnipoti);
    • affini di secondo grado (nonno o nonna del coniuge, oppure cognati).
  • conviventi more uxorio, ossia due persone legate da comunione di vita e relazione affettiva stabile.

NOTA BENE: l’ammissibilità di quest’ultimi è vincolata al loro impegno a sostenere le spese di riqualificazione energetica.

Ci sono poi i soggetti contribuenti, che conseguono un reddito d’impresa. Possiamo riferirci in questo caso a:

  • persone fisiche;
  • società di persone;
  • società di capitali.

Completano l’elenco di soggetti che possono richiedere la pratica di detrazione al 65%:

  • enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • associazioni tra professionisti;
  • istituti autonomi per le case popolari;
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Come si può richiedere la detrazione fiscale al 65%

bonus 65 casa scritta e modellino casa Per poter usufruire delle detrazioni fiscali al 65% è richiesta, innanzitutto, la presentazione di una documentazione completa.

Documenti necessari per richiedere l’Ecobonus 65%

Questa deve comprendere un’asseverazione, ossia una dichiarazione di conformità, da parte di un tecnico abilitato (può essere un ingegnere, un architetto o un geometra).

Essa deve servire a dimostrare che gli interventi messi in campo rispondono ai requisiti tecnici necessari per richiedere legittimamente la detrazione al 65%.

Come vedremo più avanti, la spesa per questo controllo (che viene eseguito ante e post intervento di coibentazione) è particolarmente onerosa, e questo pone alcuni dubbi sulla convenienza a scegliere quest’agevolazione rispetto a quella al cinquanta percento.

Sarà necessario ovviamente la redazione di un’APE energetica, il cui compito spetterà ad un tecnico abilitato e non direttamente coinvolto nell’intervento di riqualificazione.

Tale certificazione verrà redatta solo al termine dei lavori, e dovrà essere trasmessa all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90 giorni dalla data ufficiale di completamento dell’opera.

Entro questo termine dovremo inviare all’ENEA anche un’apposita scheda informativa, che deve contenere:

  • i dati identificativi (ossia i dati personali che permettono l’identificazione diretta del soggetto) di chi ha sostenuto effettivamente le spese per realizzare l’intervento;
  • informazioni relative all’immobile sul quale si è lavorato;
  • il tipo di intervento realizzato (come vedremo, anche gli interventi di coibentazione delle intercapedini possono consentire la richiesta di detrazione fiscale al 65%);
  • qual è il risparmio di energia che è conseguito grazie all’intervento.

Considerando anche il recente Decreto Antifrode, qualora si optasse per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, dovrà essere presentato anche un visto di conformità per attestare che i dati trascritti e i documenti presentati siano idonei.

Modalità di pagamento delle spese di riqualificazione

Oltre ai documenti fin qui esposti, fondamentale, per ottenere lo sgravio fiscale al 65%, è la conservazione di tutte le fatture riguardanti le spese sugli interventi effettuati.

Non dimentichiamo, però, che il pagamento deve essere eseguito con un cosiddetto bonifico parlante, nel quale dovranno tassativamente essere riportate le seguenti informazioni:

  • causale “Bonifico relativo a lavori edilizi per riqualificazione energetica, che danno diritto alla detrazione prevista dall’Articolo 1, commi 344-347, legge 296/2006”;
  • codice fiscale del richiedente la detrazione al 65%;
  • eventuale partita IVA.

Concludiamo ricordando che tutto quello fin ora citato dovrà essere portato ad un Centro di Assistenza Fiscale o CAF, il cui compito sarà di elaborare la dichiarazione dei redditi e conservare la documentazione in caso di controlli.

Interventi sui quali è possibile richiedere il bonus 65%

bonus 65 logo La detrazione fiscale per il risparmio energetico pari al 65%, è possibile sulle seguenti tipologie di interventi:

  • installazione di pompe di calore ad alta efficienza;
  • lavori che riguardano l’involucro opaco dell’abitazione, come nel caso degli interventi di coibentazione termica sulle pareti interne o esterne, sul soffitto, sul tetto o sui pavimenti;
  • pannelli solari per la produzione di acqua calda;
  • dispositivi per poter effettuare il controllo da remoto su impianti di riscaldamento e climatizzazione (il cosiddetto Ecobonus domotica);
  • generatori ibridi (pompa di calore + caldaia a condensazione), generatori d’aria calda a condensazione, micro-cogeneratori;
  • interventi di riqualificazione energetica che riguardano l’intero edificio.

Importante è anche sottolineare che, a seconda del tipo di interventi, cambierà anche il limite massimo di spesa sul quale andremo a calcolare l’agevolazione fiscale al 65%.

Nella fattispecie:

153.846 euro (cifra che porta ad una detrazione al 65% effettiva di 100.000 euro) per interventi di riqualificazione energetica globale su edifici esistenti;

92.307 euro (cifra che porta ad una detrazione al 65% effettiva di 60.000 euro) per interventi sull’involucro degli edifici, coibentazione delle pareti, ma anche inserimento di pannelli solari per l’acqua calda, e sistemi di schermatura solare;

46.153 euro (cifra che porta ad una detrazione al 65% effettiva di 60.000 euro) se sostituiamo gli impianti di climatizzazione invernale con modelli dotati di pompe di calore ad alta efficienza, oppure sostituiamo gli scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore che producono acqua calda sanitaria.

Validità delle detrazioni al 65%: proroga dei termini

Come accade annualmente, con la Legge di Bilancio si programma anche la proroga dei termini di scadenza per alcune tipologie di agevolazioni fiscali, ed anche l’Ecobonus 65% non è da meno.

Notizia ormai ufficiale da giorni è la proroga della detrazione al 65% a tutto il 2024, quindi fino al 31 Dicembre di quell’anno.

Contestualmente a questa proroga si è stabilito un orizzonte allargato al 31/12/2024 anche per l’eventuale cessione del credito e sconto in fattura.

Cosa molto importante è che la cessione del credito, onde evitare frodi ripetute al Fisco, non potrà più avvenire illimitatamente.

In pratica la cessione del credito potrà essere effettuata massimo 3 volte:

  • committente –> istituto di credito prescelto;
  • istituto di credito –> società vigilata (banca, assicurazione o finanziaria iscritta all’Albo);
  • società vigilata –> altra società vigilata.

NOVITA’ Maggio 2022 “Decreto aiuti”:

A quanto pare le banche possono superare il limite alla terza cessione, rendendola illimitata, ma solo se il credito viene:

  • ceduto a “clienti professionali” della banca, con conto aperto presso di essa;
  • passato ad un istituto “capogruppo”.

Tale allentamento nei vincoli è reso necessario al fine di sbloccare questi bonus edilizi, ultimamente frenati dal limite di crediti assorbibili da molti istituti bancari!

Detrazione 65% risparmio energetico per insufflaggio intercapedini

intervento di insufflaggio pareti eseguito da Coibentare Casa Come ampiamente ricordato all’interno del nostro sito, anche le opere di coibentazione termica come l’insufflaggio delle intercapedini, sono da considerarsi come interventi di riqualificazione energetica.

Di conseguenza possiamo richiedere la detrazione fiscale al 65% recuperandola in 10 anni attraverso la dichiarazione dei redditi.

Va ricordato però che, l’ottenimento della detrazione del 65% è condizionato alla verifica della trasmittanza della parete isolata (o soffitto, o pavimento o sottotetto).

Questa deve risultare inferiore ai valori limiti riportati nella Tabella 2 dell’allegato B del D.M. 11 marzo 2008, come modificato dal D.M. 26 gennaio 2010 o alla tabella contenuta del Decreto dei Minimi del 26/06/2016 (si considera il più stingente dei due valori).

Si ricorda anche che la verifica di trasmittanza della struttura deve essere eseguita considerando anche i ponti termici associati all’elemento oggetto dell’intervento (parete o soffitto o pavimento).

Questo tipo di detrazione al 65% è sicuramente una valida alternativa, qualora si volesse eseguire un intervento di isolamento termico delle intercapedini con schiume isolanti espanse, ma non si ha la possibilità di poter accedere alla detrazione al 110% (per motivi differenti, come la scadenza dei termini).

Ricordiamo, però, che per l’accesso all’Ecobonus 65%, il conseguimento dell’agevolazione fiscale prevede un sopralluogo da parte di un tecnico abilitato ante e post coibentazione.

Detrazione fiscale 65% o 50% per coibentazione con insufflaggio?

Nella fattispecie per avere una detrazione al 65% è richiesto un Ape ante e post intervento con un sopralluogo da parte di un tecnico abilitato, che ha un costo piuttosto elevato.

Poiché il costo di un’opera di insufflaggio è piuttosto basso (mediamente tra le 1.700 e le 2.500 euro per una casa di medie dimensioni) il recupero fiscale del 15% (65% a fronte del 50%) non è sufficiente per coprire le spese del tecnico incaricato.

A questo occorre inoltre aggiungere l’incombenza che la detrazione 65% è soggetta a verifiche di trasmittanza termica da parte degli organi di controllo.

Questa verifica, invece, non avviene per il 50%!

Morale della favola, molto più conveniente optare per una detrazione al 50% senza rischiare nulla!

In ogni caso ricordiamo che:

  • Coibentarecasa.it fornisce il servizio di detrazione fiscale al 50%;
  • dispone di un ingegnere abilitato alla redazione delle pratiche di sgravio fiscale al 50%.

I nostri interventi vengono realizzati in una sola giornata lavorativa, senza necessità di opere murarie o traslochi!

Affidati a dei veri esperti della coibentazione termica con insufflaggio, richiedi oggi stesso un preventivo senza alcun impegno! 

Richiedi oggi stesso un preventivo senza impegno. É facile, basta compilare il form di contatto che trovi qui sotto!

1 Step 1
Consenso Privacy
keyboard_arrow_leftPrevious
Nextkeyboard_arrow_right
FormCraft - WordPress form builder