Bonus 110: scadenza con date aggiornate (OTTOBRE 2024)

bonus 110 logo

Introduzione

Quali sono le reali scadenze del superbonus 110?

In questo approfondimento cercheremo di riassumere definitivamente i termini previsti per lo sfruttamento di quest’agevolazione fiscale.

Tuttavia, è importante sottolineare che il Superbonus 110%, nella sua forma originaria, non esiste più e ha subito significative modifiche. Oggi, le aliquote disponibili sono ridotte rispetto al passato.

Nato per essere un volano per la ripresa del settore edile, consentendo nel contempo la riqualificazione di parte del patrimonio edilizio nazionale, non sempre con il 110 è andato tutto come previsto.

Di conseguenza, ormai che la scadenza del bonus 110 è definitivamente arrivata, è opportuno valutare anche le alternative che avremo a disposizione, una volta che sarà trascorso questo lasso di tempo.

Scadenze superbonus 110 in Legge di Bilancioun piccolo modellino di casa

La Legge di Bilancio 2022 aveva stabilito tutti i termini di scadenza relativamente ai lavori per ottenere il 110, stabilendo anche vari criteri da rispettare.

Oltre a delineare quando scade il bonus 110 si è definito anche il limite temporale di altri incentivi:

  • sisma bonus;
  • bonus mobili e bonus per la riqualificazione dei giardini.

Relativamente a questo, si è stabilito nel corso del 2024 e 2025, il Superbonus non è più pari al 110%, ma le aliquote sono state ridotte rispettivamente al 70% e al 65% per le spese sostenute.

Vediamo brevemente quale scadenza per il Bonus 110, a seconda delle varie tipologie di edifici.

IACP e istituti similari, Cooperative edilizie a proprietà indivisa

Importante è la scadenza del bonus 110, per i lavori di riqualificazione relativi agli istituti autonomi case popolari (IACP), alla quale si aggiunge anche la categoria degli immobili realizzati dalle cooperative a proprietà indivisa.

Come alcuni di voi sapranno, gli IACP sono enti pubblici territoriali italiani che si occupano della realizzazione e della gestione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) e di altri servizi in materia di edilizia abitativa.

Gli IACP sono stati istituiti successivamente al secondo dopoguerra e sono ancora attivi oggi, anche se il loro ruolo ormai è particolarmente ridimensionato.

Per queste categorie di edifici si stabilì una proroga sul termine dei lavori fino al 31 Dicembre 2023, a condizione che al 30 Giugno 2023 fosse stato realizzato almeno il 60% dei lavori.

Scadenza prevista per edifici unifamiliari

casa autonoma vista da fuori

Importante è il discorso sulle persone fisiche che hanno presentato una pratica di inizio lavori con il Superbonus 110 su edifici unifamiliari.

Basandosi sul cosiddetto DL Asset 104/2023, si affermò che, per le abitazioni indipendenti su cui, entro il 30 settembre 2022, si è portato a termine almeno il 30% dei lavori (Stato di Avanzamento Lavori), era possibile richiedere l’applicazione del Superbonus al 110% per le spese effettuate fino al 31 dicembre 2023.

È importante sottolineare che per “spese sostenute” non si implica il completamento totale dei lavori, poiché il calcolo si basa sul principio di cassa.

Bonus 110, scadenza per condomini ed edifici composti da 2 a 4 unità

vista di condomini

Quali erano le scadenze bonus 110 previste per i condomini?

Come base di riferimento legislativa prendiamo il cosiddetto DL Aiuti-Quater ed il DL Cessioni.

Per quanto riguarda questa categoria di edifici, è stato possibile richiedere il Superbonus 110% entro il 31 dicembre 2023, a patto che:

  • la pratica edilizia comunale fosse stata protocollata per il Superbonus entro il 25 novembre 2022;
  • la delibera dell’assemblea condominiale per l’esecuzione dei lavori fosse stata eseguita tra il 19 e il 24 novembre;
  • in alternativa, se la pratica edilizia comunale è stata protocollata entro il 31 dicembre 2022 e la delibera dell’assemblea condominiale è stata effettuata prima del 18 novembre.

Chi non rientrava in queste casistiche, aveva un’aliquota del Bonus 110 ridotta, in realtà, pari al 90% per tutto il 2023.

Nel 2024, l’aliquota è ridotta al 70% per le spese sostenute e nel 2025, al 65%.

Inoltre, se i lavori non sono completati entro la fine del 2023, sarà possibile portare in detrazione la spesa rimanente sostenuta nel 2024 al 70%.

Per quanto riguarda gli interventi realizzati da proprietari di immobili da 2 a 4 unità abitative distintamente accatastate (indipendentemente dal fatto che siano di proprietà di una sola persona fisica, o in comproprietà) si sono stabilite le stesse scadenze relative al Bonus 110 che abbiamo appena visto per i condomini.

Superbonus rafforzato per territori colpiti da terremoti

Sussisteva anche un’ulteriore scadenza, relativa al cosiddetto Superbonus rafforzato.

Con questo termine identifichiamo un’estensione del Superbonus 110%.

Il comma 4-ter dell’articolo 119 del decreto Rilancio prevede l’incremento del 50% del limite massimo di spesa ammissibile per il Superbonus, riferito a interventi di efficienza energetica e di prevenzione sismica.

Tale aumento è stato previsto esclusivamente per gli interventi di ricostruzione di edifici danneggiati dal sisma.

La disposizione normativa riguardante il Superbonus per gli interventi di ricostruzione degli edifici danneggiati da eventi sismici non si applica solo ai comuni del Centro Italia colpiti dal terremoto del 2016, ma si estende a tutti i comuni coinvolti in eventi sismici accaduti dopo il 2008 e dichiarati in stato di emergenza.

Tuttavia, in questi casi, la possibilità di accedere al Superbonus è alternativa all’ottenimento del contributo pubblico per la ricostruzione dell’edificio danneggiato.

La scadenza per questo tipo di interventi è prorogata fino al 31 dicembre 2025.

Bonus 110 scadenze per Onlus e associazioni di volontariato

Completano il nostro excursus sulle scadenze relative al Superbonus 110 il gruppo nel quale inseriamo Onlus, associazioni di volontariato ed associazioni di promozione sociale.

Per questo tipo di organizzazioni sono attualmente previste una serie di scadenze paragonabili a condomini ed edifici plurifamiliari, ossia:

  • 110% confermato  per lavori eseguiti fino a tutto il 2023;
  • calo della detrazione prevista per il 2024, con tetto massimo al 70%;
  • ulteriore calo per il 2025, con detrazione massima prevista al 65%;
  • nel caso di zone terremotate, ciò che si è detto non vale e la percentuale e la scadenza del Superbonus 110% è prevista al 31/12/2025.

Proroga bonus 110 per lavori non ancora completati: cosa è stato stabilito?

edilizia libera caschetto e documenti di lavoro

Il decreto legge n. 212 (che potete leggere interamente in Gazzetta Ufficiale), emanato il 29 dicembre 2023 e in vigore dal giorno successivo, ha introdotto nuove disposizioni relative al bonus 110 ed altri incentivi edilizi, senza tuttavia estenderne la durata.

Una delle misure chiave riguarda la salvaguardia del credito d’imposta per lavori completati e certificati entro il 31 dicembre 2023. Questa disposizione garantisce un credito d’imposta elevato per tali lavori, riconoscendo gli sforzi compiuti entro la fine dell’anno.

Per le opere che dovevano essere applicate dal 1° gennaio 2024, è stato stabilito che venissero applicate le percentuali previste dalla legislazione vigente.

Questo include una misura di salvaguardia per quei lavori non completati entro la scadenza, anche se non è stato raggiunto il doppio salto di classe energetica.

In aggiunta, il decreto ha previsto un nuovo contributo a fondo perduto per il 2024, destinato ai contribuenti con redditi fino a 15.000 euro.

Questo contributo si applica ai lavori che, al 31 dicembre 2023, hanno raggiunto almeno il 60% di completamento.

Il decreto introduce anche modifiche specifiche alle norme sulla cessione del credito per i progetti di demolizione e ricostruzione in zone sismiche 1, 2 e 3, e alla disciplina del bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Infine, è prevista l’emissione di un decreto del MEF entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, per definire i dettagli relativi al contributo a fondo perduto per i contribuenti con redditi inferiori a 15.000 euro.

Bonus 110: le nuove scadenze relative al 2024

Anche il nuovo anno porta con se nuove scadenze relative al bonus 110 (ormai questa cifra si può definire superata con il superamento della data limite del 31 dicembre 2023).

Un momento importante da segnarsi in calendario è il 31 dicembre 2024, data entro cui i condomini devono completare i lavori per accedere alla detrazione del 70%.

Da gennaio 2025, questa detrazione subirà una riduzione, passando al 65%. Questo cambiamento sottolinea l’importanza di una pianificazione tempestiva e efficiente per massimizzare i benefici del Superbonus.

Oltre a queste scadenze principali, il 2024 introduce anche l’opportunità di accedere a contributi a fondo perduto specifici per il Superbonus.

La scadenza per sostenere le spese idonee a questo contributo è fissata per il 31 ottobre 2024, mentre la data limite per l’invio delle relative domande sarà annunciata successivamente dall’Agenzia delle Entrate, in seguito al decreto del MEF.

Cosa fare, in seguito alla scadenza del superbonus 110?

scadenze superbonus 110 quali calcoli fare per risparmiare

Abbiamo visto in modo estremamente sintetico quando è scaduto il bonus 110, indicando, si spera definitivamente, un orizzonte temporale per la fruizione di questo incentivo.

Non si può certo sapere se questo tipo di detrazione fiscale potrà diventare un bonus strutturale, venendo quindi riconfermato a titolo definitivo.

Ma ricordiamoci che ciò che è importante è non farsi trovare impreparati!

Ora che è avvenuta la scadenza del superbonus 110, sono rimaste comunque operative una serie di detrazioni fiscali interessanti, che già adesso rappresentano un’alternativa valida a tutti gli effetti!

CoibentareCasa.it propone da sempre le due alternative di detrazione fiscale, pari al 50% e al 65%.

Tra le due preferiamo sempre consigliare maggiormente la prima, in quanto maggiormente economica e con molti meno cavilli burocratici!

Per richiedere la detrazione al 65% si necessita di un sopralluogo da parte di un tecnico abilitato, ante e post coibentazione, oltre alla redazione di un’APE energetica ante e post intervento.

Ciò è oneroso e riduce il beneficio che si ottiene in detrazione.

Di conseguenza riteniamo più fattibile propendere per una detrazione al 50%, che:

  • non necessita di alcun tipo di pratica onerosa;
  • solitamente non viene soggetta a controlli;

Per questa detrazione disponiamo anche del contributo di un tecnico abilitato, che eseguirà prontamente tutte le pratiche necessarie per effettuare la richiesta (compresa registrazione e asseverazione ENEA)!

Conclusioni

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Di conseguenza, ora che conoscete quali sono state le scadenze del superbonus 110, sapete anche che in alternativa a questa detrazione esiste una soluzione semplice ed economica.

Basta solo volerla sfruttare!

Potete sfruttare questo incentivo per eseguire nel vostro edificio interventi di coibentazione delle intercapedini.

In una singola giornata lavorativa, sfruttando la tecnica dell’insufflaggio di schiume isolanti, avrete modo di minimizzare notevolmente le dispersioni termiche presenti nell’edificio.

Per maggiori informazioni su quello che possiamo fare per il tuo edificio, non esitate a contattarci oggi stesso!

Ti sarà sufficiente compilare il form di contatto che troverai qui sotto.

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