Sisma Bonus 2021

Introduzione

Il Sisma Bonus 2021 rientra senza dubbio tra le detrazioni fiscali più importanti per la riqualificazione degli immobili, e incentiva a realizzare una serie di interventi atti a garantire la riduzione del rischio sismico dell’edificio stesso.

Vediamo nei dettagli cosa è considerato all’interno del Sisma Bonus e le novità relative al suo potenziamento secondo l’ultima Legge di Bilancio, ossia il Sisma Bonus 110 per cento.

Sisma Bonus 2021 e classi di rischio sismico

Originariamente introdotto con la Legge di Bilancio 2017, il Sisma Bonus 2021 è un’agevolazione fiscale consentita a tutti coloro che desiderano portare a compimento dei lavori atti a conseguire il miglioramento della prestazione sismica di un edificio (riducendone la classe di rischio di appartenenza).

Questa necessità parte dal fatto che almeno il 40% del territorio italiano si trova in aree considerate ad elevato o medio rischio sismico, comprendente oltre 2000 Comuni italiani che sono considerati appartenenti alle cosiddette zone sismiche 1 e 2.

Per chi non ne fosse a conoscenza, i Comuni vengono smistati in 4 zone di intensità sismica:

  • Zona 1: intensità sismica alta
  • Zona 2: intensità sismica media
  • Zona 3 intensità sismica bassa
  • Zona 4 intensità sismica molto bassa

Considerando questi dati, stiamo parlando di milioni di cittadini italiani che abitano in case e lavorano in uffici che hanno le proprie fondamenta su terreni dove vi è una buona probabilità che si verifichi un evento sismico di una certa entità.

Cos’è il rischio sismico e come si calcola

Il rischio sismico, altro non è che una misura matematica che serve a dare una valutazione sul possibile danno che rischia di subire un edificio per colpa di un terremoto. Si calcola in funzione di una serie di parametri, come la:

  • Pericolosità dell’evento sismico: ossia la probabilità che si verifichi un terremoto, strettamente correlata alla zona sismica nel quale è situato l’immobile
  • Vulnerabilità dell’edificio: si tratta della capacità che ha la casa di poter resistere ad un terremoto
  • Esposizione socio-economica relativa alle conseguenze che si possono avere nel contesto cittadino nel quale si trova l’immobile

Attraverso questi parametri si possono effettuare due diverse metodologie di calcolo del rischio sismico:

  • uno semplificato utilizzabile solo per gli edifici in muratura e per ottenere una valutazione preliminare del rischio;
  • uno convenzionale, applicabile ad ogni tipologia di edificio (sulle modalità di calcolo vi rimandiamo ad articoli più tecnici), che consentono di arrivare a stabilire 8 classi di rischio sismico:
  • Classe A+ (scarsissimo livello di rischio sismico)
  • Classe A
  • Classe B
  • Classe C
  • Classe D
  • Classe E
  • Classe F
  • Classe G (altissimo livello di rischio sismico)

Come potete vedere sembra quasi di ritrovare la vecchia classificazione che abbiamo imparato parlando delle classi energetiche di un edificio.

Anche in quel caso una valutazione come la A era assolutamente positiva e faceva capire che avevamo una casa molto performante sul piano del risparmio energetico; avevamo anche visto come possa contribuire al raggiungimento di questo risultato, la messa in atto di interventi di riqualificazione energetica come l’insufflaggio delle intercapedini).

Di conseguenza è importante, qualora se ne abbia la possibilità, riuscire a salire uno o due gradini di questa scala.

Possedere una casa che riesce a garantire un maggior livello di sicurezza in caso di un evento sismico, è un aspetto tanto importante quanto quello della riqualificazione energetica.

In più, come previsto per le altre agevolazioni come Ecobonus o Bonus Facciate, anche con il Sisma Bonus 2021 si ha la possibilità di ottenere degli sgravi fiscali importanti (detrazioni IRPEF, in caso di soggetti fisici, detrazioni IRES per le società). vediamo nella fattispecie quali.

Sisma Bonus 2021 e detrazioni fiscali

sisma bonus grafico

Il Sisma Bonus 2021 non riguarda le case di nuova costruzione o interventi di ampliamento, bensì tutti gli edifici attualmente esistenti per i quali si prevede una serie di interventi di ristrutturazione.

Attraverso la realizzazione di questi interventi sarà possibile ottenere le seguenti detrazioni fiscali:

  • Detrazione fiscale pari al 50% su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare, qualora le migliorie realizzate sull’edificio non contribuiscano al miglioramento di alcuna classe di Rischio Sismico (valido su tutto il territorio italiano)
  • Detrazione fiscale pari al 70% su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare, qualora si riesca ad ottenere il miglioramento di una classe di Rischio Sismico (es. passaggio dalla classe D alla classe C). Valida per immobili situati in Comuni inseriti all’interno delle zone sismiche 1,2 e 3
  • Detrazione fiscale pari al 80% su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare, qualora si riesca ad ottenere il miglioramento di ben due classi di Rischio Sismico (es. passaggio dalla classe D alla classe B). Valida per immobili situati in Comuni inseriti all’interno delle zone sismiche 1,2 e 3
  • Detrazione fiscale pari al 75% su una spesa massima di 96.000 euro per gli edifici condominiali, qualora si riesca ad ottenere il miglioramento di una classe di Rischio Sismico. Valida per immobili situati in Comuni inseriti all’interno delle zone sismiche 1,2 e 3
  • Detrazione fiscale pari all’85% su una spesa massima di 96.000 euro per gli edifici condominiali, qualora si riesca ad ottenere il miglioramento di due classi di Rischio Sismico. Valida per immobili situati in Comuni inseriti all’interno delle zone sismiche 1,2 e 3

Le agevolazioni precedentemente scritte vengono elargite attraverso 5 quote annuali di pari importo.

Eco Sisma Bonus

Esistono anche due ulteriori detrazioni fiscali che riguardano il cosiddetto Eco Sisma Bonus, che consentono una detrazione fiscale per importi superiori, ossia:

  • Detrazione fiscale pari al 75% su una spesa massima di 136.000 euro (moltiplicato per il numero di unità condominiali) per gli edifici condominiali, qualora si riesca ad ottenere il miglioramento di una classe di Rischio Sismico unitamente alla riqualificazione energetica del condominio stesso
  • Detrazione fiscale pari al 85% su una spesa massima di 136.000 euro (moltiplicato per il numero di unità condominiali) per gli edifici condominiali, qualora si riesca ad ottenere il miglioramento di due classi di Rischio Sismico unitamente alla riqualificazione energetica del condominio stesso

Queste agevolazioni vengono elargite attraverso 10 quote annuali di pari importo, ed anche qui è necessario che l’immobile sia situato in un Comune inserito all’interno delle zone sismiche 1,2 e 3.

Sisma Bonus 2021: sconto in fattura e cessione del credito

danni creati da un terremoto

La legislazione sul Sisma Bonus 2021 consente di ottenere, come forma alternativa, la conversione della detrazione fiscale in uno sconto applicabile in fattura dall’impresa incaricata dei lavori di ristrutturazione, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

Vi è, inoltre, la possibilità di optare per la cessione del credito di pari ammontare con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, come istituti di credito, intermediari finanziari, amministrazioni pubbliche.

Sisma Bonus 110 per cento

Considerando i ben noti potenziamenti al 110 per cento per tutte le detrazioni fiscali relative alle opere di riqualificazione degli edifici in suolo italiano, vi è la possibilità di ottenere il cosiddetto Sisma Bonus 110 per cento. Questo è possibile, se:

  • sono rispettate le varie condizioni previste per il normale accesso al Super Bonus 2021;
  • gli interventi sono realizzati nell’arco temporale compreso tra il 01/07/2020 e il 30/06/2022, orizzonte temporale che può essere ampliato fino al 31/12/2022:
    • per condomini e proprietari unici di edifici multifamiliari con non più di quattro unità immobiliari
    • se alla data del 30/06/2022 si è concluso almeno il 60% dei lavori complessivi;
  • e che può essere ampliato fino al 31/12/2023 nel caso di Istituti autonomi case popolari, nel caso in cui, alla data del 30/06/2023 si è concluso almeno il 60% dei lavori complessivi.

Qualora si verificassero queste condizioni il Sisma Bonus 2021 diventerebbe automaticamente un Sisma Bonus 110 per cento, assorbendo di fatto quello ordinario.

L’importo massimo di spesa è calcolabile comprendendo in essa l’insieme di lavori eseguiti all’interno dell’immobile (comprensivi di acquisto dei materiali), i lavori eseguiti sulle pertinenze dell’immobile stesso (le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di un’altra cosa, come ad esempio una tettoia), oltre che le spese accessorie per la successiva verifica e classificazione sismica da parte di un tecnico abilitato e gli oneri di urbanizzazione

Sisma Bonus 2021: procedura di accesso alla detrazione fiscale

lavoratori edilizia

Per poter beneficiare del Sisma Bonus 2021 è necessario che si presenti (nello stesso momento), presso lo Sportello Unico del Comune nel quale è situato l’immobile:

  • SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) o permesso di costruzione;
  • asseverazione di un professionista che attesta la classe di rischio precedente l’intervento e indica quella conseguibile con l’intervento (così da far comprendere che il progetto è finalizzato all’ottenimento di un reale miglioramento sismico)
  • documentazione comprensiva di rilascio autorizzazioni, copia dei bonifici pagati, ricevuta IMU, comunicazione presso l’agenzia Enea, delibera di approvazione assembleare nel momento in cui l’intervento riguardi un condominio, notifica ASL (qualora prevista).

RICHIEDI UN PREVENTIVO SENZA IMPEGNO! COMPILA QUI SOTTO!

1 Step 1
Consenso Privacy
keyboard_arrow_leftPrevious
Nextkeyboard_arrow_right
FormCraft - WordPress form builder
Federico Calvanelli
L'hai trovato utile? Condividilo!